Il 29 Gennaio è andato in scena il primo atto di questo nuovo genere di spettacolo d'avanguardia chiamato "FIGC". Sembrava essere un genere trito e ritrito che ogni tanto tornava a infestare le nostre vite come un qualsiasi cinepanettone ma stavolta qualcosa è cambiato e ci siamo trovati di fronte a uno spettacolo nuovo e fresco, rivoluzionario e umiliante nella sua portata satirica e che probabilmente farà storia. Come non ci è ancora dato di saperlo.

ATTO I
Cosa è successo e perché?

Non è facile analizzare l'operato dei tre attori principali e degli attori secondari in questo marasma di colpi di scena, ripensamenti e tentativi di pacificazione, cercherò di analizzare uno a uno tutti i protagonisti e i possibili scenari, benché chi vi parla sia completamente estraneo a questo mondo e quindi manchevole di una visione d'insieme certa ed esaustiva. Ma visto che a noi piace parlare del sesso degli angeli cominciamo pure!

Tutto è iniziato il 28 Gennaio con Ulivieri che volta le spalle a Tommasi e si schiera apertamente con Gravina, mossa quasi scontata dato che Tommasi non era riuscito ad attrarre nessuno nel suo gruppo e l'associazione degli allenatori non ci stava ad essere tagliata fuori dai giochi per l'intransigenza dell'ex-romanista. Si fa dunque pressione sul presidente dell'Aic affinché si schieri con Gravina.
Il giorno dopo ci sono le elezioni e lo spettacolo è avvincente! Ci sono le solite due votazioni di rito che servono a prendere tempo, comprare voti e tastare il terreno prima del ballottaggio scontato tra Gravina e Sibilia ma qualcosa non torna. Nelle due votazioni precedenti inizia a farsi strada l'idea che questa volta sarà difficile comprare voti e accordarsi, diventa evidente come ci siano tre nuclei forti che non riescono minimamente a interagire tra loro e dar luogo a quel trasformismo politico che ha reso grande il nostro paese.
Sibilia si affida a Lotito che cerca in ogni modo di comprare voti attraverso le più disparate offerte di mercato a club di serie A, di B e di Lega Pro in modo da togliere voti a Gravina ma i tentativi sfociano in un nulla di fatto fino a che il senatore prende l'unica soluzione possibile: l'inciucio. Sibilia cerca quindi di accordarsi con Gravina proponendogli una poltrona in cambio del potere effettivo dietro le quinte.
Gravina ha tentato in tutti i modi di far convergere Tommasi su di lui così da avere quasi il 60% dei voti e vincere in maniera netta ma l'intransigenza dei calciatori ha vanificato ogni sforzo e così rimaneva solo una strada percorribile: l'accordo con Sibilia. Qui le ricostruzioni sono tutte diverse e tutte possibili ma più che un moto d'orgoglio del presidente della Lega Pro è realistico credere che i suoi elettori abbiano vanificato ogni possibile accordo. Difatti allearsi con Sibilia e quindi dipendere eccessivamente dai voti della LND per governare avrebbe portato all'ennesimo governo dalle larghe intese incapace di fare una qualsiasi riforma perché spaccato al suo interno. I presidenti della Serie A e B fedeli a Gravina e guidati da Cairo non si sono prestati a un accordo di questo tipo e, forti anche dell'appoggio di buona parte della Lega Pro, hanno minacciato Gravina di mollarlo lì su due piedi costringendolo a un nulla di fatto.
Tommasi non si è prestato ad alcun gioco ed ha deciso di votare in bianco. Il resto è cosa nota.

Ma la domanda da porci a questo punto della storia è: chi ha tratto vantaggio da tutto ciò? Perché dopo questa folle giornata siamo arrivati a un punto di non ritorno e alla consapevolezza di alcuni fatti:

1) Lotito non è più l'Artifex che era solo fino a qualche mese fa e c'è da immaginarsi che il potere gli abbia dato alla testa e lo abbia reso inviso a molti. Riesce comunque a candidarsi in politica grazie a Forza Italia che lo assolda promettendogli una poltrona. Non male.

2) Sibilia se ne tornerà in politica e concorrerà come senatore per Forza Italia. Il piano del partito di strappare la FIGC al CONI e al Ministro Lotti (PD) è miseramente fallito. Probabilmente la LND tornerà al Grande Tav, osannato da tutti domenica scorsa ma rimasto a bocca asciutta. 

3) Gravina resterà ben saldo alla Lega Pro e potrebbe in futuro concorrere ancora per l'elezione a presidente.

4) Tommasi e i calciatori escono a testa alta e non si sono piegati davanti alle logiche di potere.

5) Malagò e Lotti possono finalmente mettere le mani nel calcio.

E su quest'ultimo punto ecco che allora un'analisi dei fatti precedenti assume toni molto diversi, perché è quasi certo che nel momento in cui non erano più possibili le alleanze ci sia stato più d'una persona a spingere verso il commissariamento.

Impossibile che sia stato qualcuno dello schieramento di Sibilia dato che le idee di Malagò e di Lotti sono opposte a Lotito e ai suoi uomini ma mi sembra abbastanza scontato che Cairo e Marotta non disprezzino affatto una simile situazione e con loro tutti i loro alleati. C'è da pensare che, nonostante le smentite di rito e l'essere stati gli unici a votare al terzo turno, lo schieramento di Gravina abbia cavalcato la decisione di Tommasi cogliendo un risultato minore affatto deprecabile, fermo restando che l'elezione di Gravina senza accordi con Sibilia sarebbe stato il risultato migliore, soprattutto con la discussione dei diritti tv con Mediapro organizzata per il 5 febbraio. Cairo fa scaricabarile su Tommasi ma Sibilia fa scaricabarile su di lui (e non su Gravina), e questa mi sembra una mossa politica degna di nota perché lascia liberi Gravina e il suo schieramento tanto dal senatore di FI quanto da Malagò.

Diverso il discorso su Tommasi. Mi riesce impossibile credere che Damiano abbia comunque tentato di concorrere per la presidenza sapendo di non poter vincere, ed è impensabile che cercasse un accordo dell'ultima ora con Gravina (con Sibilia non ne parliamo neanche) dato che se avesse voluto schierarsi con lui lo avrebbe fatto tempo addietro. No, c'è da credere che mentre Gravina e Sibilia abbiano giocato in maniera tradizionale Tommasi abbia fatto da guastatore e consapevolmente sia andato alla votazione sperando di far fallire il voto fin dall'inizio. La decisione poi degli alleati di Gravina di far fallire ogni accordo con Sibilia si è dimostrato un colpo di fortuna per Tommasi (oppure non è stata solo fortuna?) che gli ha permesso di ottenere l'unica cosa a cui è sceso a compromessi: il commissariamento. Le voci che si rincorrono sulla nomina di uno tra Albertini e Costacurta a capo della nazionale (uomini vicini a Tommasi) lasciano ipotizzare l'esistenza di un accordo precedentemente siglato con Malagò.

ATTO II
E ora?

E ora si deciderà tutto domani e a seconda delle scelte di Malagò vedremo quali erano veramente le componenti a tirare i fili dietro la giornata di domenica scorsa.
La Lega sarà quasi sicuramente affidata a Paolo Nicoletti, uomo di fiducia del ministro Lotti e di Malagò, mentre la FIGC sarà con tutta probabilità affidata al segretario generale del CONI Roberto Fabbricini. L'ideale sarebbe stata la nomina a commissario dello stesso Malagò ma gli impegni istituzionali e sportivi per le olimpiadi invernali in Corea lo terranno lontano a lungo e perciò dovremo vedere come deciderà di operare il suo braccio destro e se avrà la forza necessaria per imporsi a una FIGC che non vede di buon occhio il commissariamento.

In tutto ciò si avvicinano le elezioni politiche e lì sì che vedremo l'ennesimo governo a larghissime intese (roba da voltastomaco) ma con il rischio che Lotti venga sostituito e privando così Malagò dell'appoggio politico necessario a intraprendere le proprie risoluzioni. Se difatti ipotizzassimo un ministro dello sport di una qualche compagine della "destra" italiana potremmo facilmente immaginare il ministero dello sport e il CONI in contrasto tra loro con un forte tentativo d'ingerenza del governo nel calcio. Basta pensare a Galliani ministro dello sport, come sembra voler fare Berlusconi, per avere qualche dubbio sul futuro di questo commissariamento che potrebbe nascere già morto.

Nel frattempo noi aspettiamo Malagò e le sue decisioni sperando che tutto non si trasformi in una commedia beckettiana da qui al 4 Marzo.

Fatemi sapere il vostro pensiero e correggete le eventuali ricostruzioni sbagliate che posso aver fatto.