Gonzalo Higuain sulla carta era il fiore all'occhiello della campagna acquisti estiva, la prima targata Elliott. I tifosi si erano, come si suol dire, fregati le mani. Dopo anni di giocatori medi se non mediocri, scommesse sportive ed umane, vecchie glorie e giovani promesse non mantenute finalmente un attaccante top. Il primo vero bomber di prima fascia dall'addio di Ibra.

Invece l'argentino non sta rispettando le aspettative.
Dopo un avvio tutto sommato in linea con le attese, dalla partita contro la Juve, quella del rigore sbagliato e della sciagurata espulsione, non sembra essere più lui. Nervoso, insofferente verso i compagni, a volte egoista, sbaglia anche cose semplici e soprattutto la porta sembra essere stregata per lui. Inoltre iniziano ad essere sempre più insistenti le voci su Gonzalo pentito della scelta fatta in estate.
La piazza non glielo perdona e mugugna.

Ad avviso di chi scrive pur rimproverando ad Higuain l'espulsione contro la Juve, che ha messo in grave difficoltà la squadra già falcidiata dagli infortuni e carente di attaccanti di ruolo, tali critiche sono ingiuste.
Ci si dimentica che Higuain ha accettato, seppur dietro lauto compenso, di venire in una squadra che aveva cambiato proprietà e dirigenza a luglio, che non giocava la Champions, pesantemente attenzionata dalla Uefa. E ciò nonostante, l'interesse di top club inglesi come Chelsea e Tottenham.

Da Higuain è lecito aspettarsi di più soprattutto in termini di leadership e di supporto ai compagni, più giovani e meno abituati a determinate pressioni, ma non va neanche messo in croce. Appena sarà più sereno tornerà a segnare con continuità. D'altronde ieri contro il Torino il beniamino Cutrone si è divorato un gol solare e la cosa è passata quasi inosservata ed il Gallo Belotti non ha disputato certo una partita tale da suscitare rimpianti.

Higuain è il nostro top player, il target massimo a cui possiamo ambire al momento e serve un po' di pazienza per permettergli di ritrovare la giusta serenità. D'altronde la pazienza si è avuta con giocatori piuttosto mediocri tipo Pazzini o Lapadula o teste completamente matte come Balotelli.
Ma loro erano italiani quindi... forse servirebbe anche meno sciovinismo.