Il calciomercato 2018 verrà ricordato probabilmente come uno dei più spettacolari degli ultimi anni con arrivi (CR7 su tutti)  e scambi (Naijngolaan, Bonucci per citare i principali) che fanno sognare i tifosi e alimentano l'attesa per la stagione che va ad iniziare. Ma, come spesso si dice, il bello deve ancora venire e proprio in chiusura sono attesi gli ultimi due colpi di questa spumeggiante e pirotecnica sessione di mercato.

Il primo è ormai in via di definizione e porterà a Torino subito dopo ferragosto il terzino Marcelo. Il brasiliano si è sentito spesso in questi giorni con l'ex compagno approdato sotto la Mole e si è fatto convincere della bontà del progetto di casa Juve. Di ritorno da Tallin sarà alla corte di Allegri per le visite mediche e le firme. La società bianconera non ha avuto problemi a trovare l'accordo con le Merengues, anche grazie agli ottimi rapporti che intercorrono tra Marotta e Florentino Perez. Agli spagnoli andranno 40 milioni di euro (a fronte di una clausola che ne prevedeva 400), pagabili in due annualità. Per il calciatore pronto un triennale da 10 milioni a stagione. Il presidentissimo del Real dopo aver perso in poche settimane Zidane, Ronaldo e Kovacic lascia quindi andare sottocosto (sempre più incomprensibile in questo senso la stipula di clausole tanto faraoniche quanto ridicole) un altro dei suoi pezzi pregiati. Ma tiene stretto Modric, l'unico di cui non si priverebbe per nessuna ragione al mondo... a meno che, all'ultimissimo istante, non arrivi un'offerta dagli amici bianconeri o dalla consociata rossonera, nel qual caso il croato potrebbe lasciare la Spagna e venire anche lui ad arricchire il nostro campionato.

Il secondo botto finale è atteso anch'esso per giovedì o venerdì al massimo. La Juventus ha infatti deciso di non infastidire i piani di una società satellite e si è ritirata dalla pista Milinkovic-Savic sul quale è piombato indisturbato il Milan, che si appresta a chiudere per un prestito oneroso (10 milioni) con diritto di riscatto fissato a 110 milioni e un contratto quadriennale per il centrocampista serbo da 8 milioni più bonus a stagione. Merito dell'operazione va in parte all'abilità di Leonardo, che in pochissimo tempo ha letteralmente cambiato faccia alla squadra di Gattuso facendone la più seria e accreditata favorita per il secondo posto. In parte va invece alla forza economica dimostrata dalla società di via Aldo Rossi, che dopo Higuain e Bakayoko regala al suo allenatore un ennesimo campione di respiro europeo. Torna quindi il grande Milan, anche grazie alle ultime stagioni di mercato, condotte con oculatezza e chiuse in attivo, nonché alla presidenza di mister Lì il quale, pur al centro di controverse critiche, ha lasciato il club senza debiti. Proprio la trasparenza delle operazioni che hanno portato il trasferimento di proprietà da Berlusconi sino al fondo Elliott, la solidità finanziaria e la stabilità societaria sono, di fatto, riconosciute anche dall'UEFA che guarda con occhio benevolo in casa rossonera, ritenendo di fatto rispettati gli obblighi del FPF e permettendo quindi alla seconda squadra di Milano ampia libertà di manovra sul mercato. Libertà di cui non può ancora godere invece l'Inter. I nerazzurri pagano giustamente il mercato sfrenato degli ultimi anni, ma, prima ancora, i tanti dubbi che aleggiano sulla attuale proprietà e sulla sua solvibilità economica. Non va dimenticato, a questo proposito, che il gruppo Suning ha chiuso l'ultimo bilancio con un attivo minimo di appena 20 miliardi di euro. Due facce della stessa città: da un lato chi ha saputo muoversi alla luce del sole, con correttezza e in modo limpido, senza disavanzi o creando pesanti passivi. Dall'altro chi si è mosso con superficialità, irridendo le regole del calcio europeo. Regole uguali per tutti, nate affinchè esista un calcio migliore e più pulito per tutti e che oggi, per fortuna, vengono applicate con giustizia e inflessibilità​.