Il Presidente FIFA Infantino ha oggi parlato con molta pacatezza e buonsenso, mettendo avanti la necessità di dialogo e buonsenso rispetto all'affaire Superleague e prospettando l'idea di un salary cap.

Ma è caduto su un punto a mio avviso fondamentale. La frase "I playoff potrebbero rendere più interessanti i campionati nazionali" è, a mio modesto avviso, un sacrilegio, una autentica blasfemia. Il calcio ha dei suoi riti iconici, manifestazioni e trofei che si assegnano con meccanismi diversi.

La sfida secca come le supercoppe che mette in evidenza chi, in quel momento è il più bravo in 90 minuti in una battaglia unica da cui esce un vincitore ed uno sconfitto.

L'eliminazione diretta come in Champions o nelle coppe nazionali. Che premia chi riesce a fare un certo cammino, eliminando di volta in volta un avversario in una doppia sfida incrociata.

Il campionato nazionale. Che elegge come vincitore chi è stato il migliore sul lungo cammino, chi ha sapuuto dosare meglio le forze, fare le scelte migliori su un torneo di 34,36,38 partite.

E' un qualcosa che vediamo anche nel ciclismo dove viene premiato in una tappa il velocista, in un'altra il passista, in un'altra ancora il grimpeur da salita, a seconda del tipo di percorso. Pensare di prendere i primi 4 scalatori arrivati al termine di una tappa di montagna e assegnare la vittoria con una volata tra di loro su un lungo rettilineo sarebbe un qualcosa che snatura il senso stesso di questo sport 

Per il calcio è uguale. L'idea dei playoff può andare bene nel basket, dove si fanno 200-250 punti a partita e dove si gioca al meglio delle 5 o 7 partite. Alla fine il migliore emerge sempre.

Nel calcio NO! Combattere per arrivare primi dopo 38 partite e poi rimettere TUTTO in gioco è la morte del calcio stesso. Vuol dire che la tua regolarità per 8 lunghi mesi può essere ribaltata da un gol casuale, da un rigore dubbio, da una azione (s)fortunata. perchè le partite di calcio finiscono nell'80% dei casi in parità o per un solo gol di differenza.

Senza contare che l'intera "regular season" perderebbe appeal. Anche vincere con 10 punti di vantaggio sarebbe inutile e, una volta raggiunto l'obbiettivo playoff, si finirebbe solo col tirare i remi in barca programmando le sfide dirette.

Insomma, per me, un abominio che spero di non vedere...

Infantino parla di aperture ai cambiamenti. Si applichino quelli seri, come il tempo di gioco fisso (30 minuti per tempo), le espulsioni a tempo, il fuorigioco solo in area...