Morto un papa se ne fa un altro, dice il proverbio. 
Il Milan come il proverbio: finita la storia con Gianluigi Donnarumma, passato alla corte del Paris Saint-Germain, inizia una nuova storia con il neo-arrivato Mike Maignan.
L’eredità che l’ormai ex portiere dei rossoneri ha lasciato non sarà facile da raccogliere per tutto quello che il fuoriclasse di Castellamare di Stabia ha fatto con la maglia rossonera, ma Mike Maignan è pronto a questa nuova ed entusiasmante sfida. Cercato e voluto per il dopo Gigio, il Milan lo ha osservato, monitorato e infine strappato al Borussia Dortmund che l’avrebbe voluto qualora Roman Burki fosse stato ceduto. Maldini ha giocato d’anticipo e ha spiazzato i tedeschi. Cresciuto con il mito Bernard Lama, da piccolo sognava di fare l’attaccante. Maignan non era portato per realizzare gol, ma era decisamente più bravo a non far segnare gli altri.  Brutti voti a scuola e carattere forgiato a Villiers-le-Bel, periferia poco raccomandabile, dove è cresciuto e dove anche grazie al pallone ha coltivato questa sua passione per il calcio, allontanando strade molto pericolose.

Le provocazioni di Ibra e il percorso al PSG
Carattere, talento e personalità. Queste caratteristiche non sono mai mancate a Mike. Nel 2009 viene ingaggiato dal PSG e insieme a Rabiot e Kimpembé ha vinto il campionato francese U17. Nel 2013 il primo contratto da professionista con i parigini e l’allenamento con Zlatan Ibrahimovic che li calciava delle cannonate manco se dovesse fare gol Buffon o Julio Cesar. Non riuscì a parare alcun tiro e così Ibra gli disse che era un portiere di m... Solo che subito dopo gli parò un tiro e lì... gli rispose a tono! Un botta e risposta che è piaciuto molto allo stesso Ibra, tanto da dirgli negli spogliatoi che lo apprezzava
Personalità forte e sicurezza, non solo tra i pali. Ha un fisico imponente (190 cm) ed è abile sia con i piedi ( ideali per la costruzione dal basso che per i lanci lunghi) sia nelle uscite alte, due caratteristiche che nel 2019 lo hanno portato a vincere il premio come miglior estremo difensore della Ligue 1. Maignan, in Serie A ritroverà così alcuni suoi vecchi compagni, oltre a Zlatan. Da Salvatore Sirigu, neo acquisto del Genoa che all’epoca era portiere della prima squadra del PSG dove Maignan si affacciava giovanissimo, senza mai aver esordito -prima di trasferirsi nel 2015 al Lille- ad Andrien Rabiot, attualmente alla Juve, anch'esso altro carattere forte con cui ha sfiorato la rissa con Maignan.

La convocazione in nazionale e quel soprannome
Le sue prestazioni con il Lille gli hanno aperto le porte della nazionale francese, visto l’inserimento nella lista dei 26 convocati per Euro2020, dopo aver debuttato nell’ottobre 2020 contro l’Ucraina.
Dai compagni di squadra della nazionale è stato battezzato con l’appellativo “Magic Eagle” ovvero aquila magica, perché secondo loro è come il Re dei volantini.
L’altro suo soprannome è “Magic Mike” come il film con Matthew McConaughey. Si augura che da qui in avanti venga chiamato “Magic Mike” anche dai nuovi tifosi che si aspettano molto da lui. L’eredità di Donnarumma, così, sarebbe meno pesante sulle spalle del talentuoso Maignan.