“L'uomo più ricco è quello che si accontenta di poco, perché la contentezza è la ricchezza data dalla natura.” Il calciomercato come il proverbio: ci si deve accontentare di ciò che si ritrova dopo la pandemia. Se si vuol spendere qualcosa, si deve vendere. Questo è il caso delle squadre che per rinforzare quel determinato settore sono costretti a svendere, vista la poco disponibilità economica che al momento hanno le società calcistica.

La prima uscita dalla Juventus è quella di Marko Pjaca che nella giornata di ieri è arrivata l’ufficialità dal club granata per l’acquisizione a titolo temporaneo. Ma non sarà il solo ad essere ceduto, l’altra uscita è quella di Gianluca Frabotta che si trasferirà all’Hellas Verona… nelle prossime ore sarà ufficializzata l’acquisizione del calciatore dopo la firma sul contratto. Si aspettano offerte, che al momento non ci sono, per i giocatori che non faranno parte del progetto tecnico della società: Ramsey, Demiral e Rugani. Nel frattempo alla Continassa si continua a lavorare senza sosta per rinforzare la rosa a disposizione di mister Allegri.

Manuel Locatelli

Ogni sessione di mercato ha sempre una telenovela vista e rivista, è il caso della Juve che in ogni mercato ha sempre la solita storia con il centrocampo o con il reparto difensivo. Il tormento dell’estate è Manuel Locatelli, centrocampista del Sassuolo che ha dimostrato in Serie A e all’Europeo di avere qualità e quantità, ha espresso la sua volontà di vestire in bianconero. La Juve lo corteggia da tempo, ma manca ancora l’accordo con i neroverdi per portare il giocatore in bianconero. Nei prossimi giorni ci sarà un terzo incontro con la società emiliana per concludere l’operazione. Intanto l’amministratore delegato del Sassulo, Carnevali, ha dato l’ultimatum alla Juve: se non ci sarà nessuna offerta adeguata nel weekend, Locatelli non sarà più venduto. La richiesta del Sassuolo è di 40 milioni, la Juve cercherà in tutti i modi di accontentare gli emiliani con un’offerta vicino alla cifra richiesta, magari mettendo sul piatto la cifra e il cartellino di Radu Dragusin (giovane di ottima qualità).

La qualità di Kaio Jorge

Acquistare un giocatore dal Sudamerica, dal Brasile, soprattutto se di tratta di un giovane talento e poco conosciuto, è una trattativa che esalta la fantasia dei tifosi. La Juve lo segue attentamente da più di un anno e se ha deciso di scommettere fortemente su questo giovane talento, un motivo ci sarà!

LA VITA E QUEL PARAGONE

Nato il 24 Gennaio 2002, Kaio Jorge Pinto Ramos è figlio dell’ex giocatore di futsal Jorge Ramos; comincia a giocare con il Nautico, nel Pernambuco, dove si è messo in mostra con le sue doti calcistiche. Da lì il trasferimento al Sport Recife, rivali del Nautico, e successivamente il passaggio al Santos dove debutta velocemente in prima squadra contro l’Atletico Paranaense, dove dimostra di avere qualità, venendo paragonato a Neymar. Firma il suo primo contratto da professionista con il Santos con clausola rescissoria di 50 milioni e scadenza a Dicembre 2021.

Qui Kaio cresce e si abitua velocemente. Nel 2019 trascina la nazionale brasiliana U17 alla vittoria del mondiale dove nel corso della competizione va a segno 5 volte (finale compresa) e dimostra di essere un attaccante già pronto per palcoscenici più grandi.

DRIBBLING, FISICO E MOLTO DI PIU’

Opportunista, freddo nell’area di rigore, abilità nel giocare sul fuorigioco e piede delicato: queste le capacità tecniche di questo giovane di soli 19 anni che può giocare da nove puro, ma anche da falso nove e da seconda punta attorno a un attaccante più fisico.

Fisico slanciato con un’altezza di un metro e 76 cm e con il peso di 64 kg, nonostante quel fisico è bravo a giocare spalle alla porta e dietro, oppure girarsi di scatto e ripartire in progressione palla al piede. Contro difensori di ampiezza superiore è probabile che l’ormai ex 9 del Santos possa andare in difficoltà, ma non dimentichiamoci che ha pur sempre 19 anni e può sempre migliorare. Come ogni brasiliano, Kaio Jorge è dotato di un dribbling molto raffinato: raramente mette in mostra queste giocate, preferendo sfruttare le sue abilità nei cambi di ritmo, di direzione e nelle sterzate. Tra i tanti dettagli da migliorare, ci sono l’utilizzo del piede debole (sinistro) e i duelli aerei. Il ragazzo per il forte miglioramento sia cresciuto nel gioco coi compagni, tanto da meritarsi l’appellativo di attaccante di “manovra”.

Insomma, il prossimo campionato tra riconferme e nuove speranze si prospetta molto interessante. Vedremo chi si sarà veramente rinforzato e chi deluderà. Noi da tifosi, ognuno per la propria squadra del cuore, ci auguriamo che sia un campionato bello e avvincente con gli stadi pieni e che il coronavirus sia solo un brutto ricordo!