Sono parecchi anni che noi interisti non vinciamo più niente, si cambiano gli attori, ma lo spettacolo è sempre lo stesso: siamo in costruzione, stiamo progettando, stiamo formando ecc. sempre i soliti discorsi di circostanza.

Ieri sera abbiamo guardato una nazionale di calcio che diverte, ha un gioco anche se cambiano gli attori, ha un'anima questa squadra ed inoltre ci fa divertire. Certo non creiamoci illusioni, ma al mister che l'ha plasmata in questo modo bisogna dire "grazie" finalmente si vede un bel calcio.

E allora sorge una domanda, come mai il nostro allenatore in due anni di permanenza non riesce a farci divertire, ha voluto e imposto un cambiamento dei personaggi forse cercando, per esempio, di imitare la serie televisiva The Crown senza però riuscire nella copiatura.

Un confronto tra Mancini e Conte sorge spontaneo: il primo osserva i giovani calciatori e li seleziona in base a ciò che vuole raggiungere, ha lo svantaggio di verdeli raramente, ma è riuscito ad amalgamarli e a renderli partecipi dello suo progetto. Cambiano gli attori ma la musica rimane la stessa, come ieri dove non si è notato le assenze importanti della difesa e del centrocampo. L'altro, Conte, ha richiesto giocatori carimastici e anziani ( peccato che il governatore della Liguria non aveva ancora fatto il proclama sugli anziani), i suoi desideri si sono tutti avverati tranne uno che costava troppo e quindi irraggiungibile. Il risultato è catastrofico: mancanza di gioco, cocciutaggine nel voler insistere con la difesa a 3 mentre ha gli uomini per impostare un soluzione più accorta, scarsa preparazione atletica (non corrono e non riescono a cambiare il ritmo), infine la classifica e i risultati anche in campo europeo.

Cosa proporre: il Presidente deve prefissare al mister, all'amministratore delegato allo sport e al responsabile dell'area tecnica uno spazio temporale per raggiungere gli obiettivi che una società affermata come l'Inter ha il dovere di conseguire. In mancanza del raggiungimento non esitare: mandali tutti a casa.