Quattro vittorie, sei podi e cinque pole: questi numeri basterebbero per far capire lo strapotere di Fabio Quartararo nel 2021, ma preferisco fare un passo indietro, riassumendo il suo percorso motociclistico.
Il francese è arrivato in classe regina nel 2019, un passaggio forse inaspettato. Ciò in realtà suonerebbe strano da dire, poiché già a 13 anni si era portato a casa il CEV (campionato spagnolo di velocità), poi bissato anche l'anno successivo. Dopo aver bruciato prematuramente le tappe, l'ex Petronas, ritrovatosi nel Motomondiale a 16 anni, ha vissuto un momento di flessione: probabilmente le grosse aspettative createsi sul suo conto quando militava nelle classi minori lo hanno messo in difficoltà. Come anticipato prima, Quartararo arriva in MotoGP tra alcuni dubbi, accettando l'opportunità di Petronas, anch'egli al debutto nella categoria. Sia lui che la squadra malese stupiscono sin dalle prime gare della stagione, con risultati che via via vanno a progredire: a fine stagione raccoglie ben sette podi, sfiorando in più di un'occasione di fare il colpo grosso, sfuggito al cospetto di un Marquez da record. La strana stagione 2020 si apre in ritardo (luglio), con un calendario piuttosto alternativo: lo scenario iniziale è infatti il circuito di Jerez (uno dei tanti back to back della stagione), sul quale il nizzardo, approfittando della gara shock di Marquez (poi infortunatosi per tutta la stagione), si rende protagonista di due vittorie ottenute con netta supremazia. L'ottimo inizio non ha però lo stesso seguito, con una sola vittoria nelle successive dodici gare e diverse prestazioni  opache, condite anche da un briciolo di sfortuna.

Si arriva così alla stagione attuale, dalla quale ci si aspetta un passo in avanti dal pilota Yamaha. Dopo il quinto posto ottenuto al debutto, Quartararo cambia marcia e infila due vittorie consecutive (sarebbero state tre senza l'infortunio patito a Jerez), accompagnate da due altri successi e due terzi posti: questi ultimi sono stati importanti quasi quanto i successi, poiché ottenute da pilota esperto, evitando errori.
La ricetta che spiega i grandi ottenuti in queste prime gare è...

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