Che pazza quella stagione 2006, ricordate?
Nicky Hayden era sbarcato nell'orbita MotoGP nel 2003, arrivando nell'olimpo delle due ruote a seguito di diverse annate passate gareggiando nei suoi Stati Uniti, nei quali ha ottenuto sia il titolo AMA Supersport (1999) che quello in AMA Superbike (nel 2002).

Così il giovane ragazzo del Kentucky arrivava nella classe regina, diventando il compagno di Valentino Rossi, vero e proprio dominatore di quel periodo. Lo statunitense ottiene due podi in quella stagione, così come nella successiva, mentre nel 2005 vince il GP di Laguna Seca.
Ma è nell'annata successiva che accade l'impensabile: Hayden trova una costanza mai vista in passato, ottenendo ben dieci podi e due vittorie (una nuovamente a Laguna, l'altra ad Assen), complice una stagione più altalenante del solito da parte di Rossi (tra problemi della sua Yamaha M1 e qualche errore), lo statunitense si laurea inaspettatamente campione del mondo.

Il matrimonio con Honda durerà due altre stagioni, con altri quattro podi ottenuti.
Nel 2009 avviene il passaggio in Ducati, moto che se da una parte volava con Casey Stoner dall'altra faticava con gli altri, e Hayden non è escluso: rimarrà legato con il Team di Borgo Panigale sino al 2013, registrando un magro bottino di tre podi.
Nel 2011, alla sua terza stagione con Ducati ritrova al fianco l'ex compagno Rossi, con il quale ha condiviso le difficoltà della "Rossa" delle due ruote per due stagioni).
Nel 2014 firma con una Honda avente specifiche Open, ottenendo come miglior piazzamento un ottava posizione a Losail, gara inaugurale. Anche nella stagione successiva rimane nello stesso team, riscontrando qualche difficoltà in più.

Dopo tredici anni in MotoGP, nel 2016 lo statunitense cambia campionato, firmando con Honda nel campionato Superbike. In quella stagione sono quattro i podi ottenuti, tra cui la vittoria di Gara 2 sul circuito di Sepang.
Torna anche per un paio di GP nella classe regina, sostituendo per due week-end l'infortunato Jack Miller.
Il suo 2017 non sarà di certo ricordato per i risultati, tutt'altro.
Hayden prende parte alle prime dieci gare della stagione, ma qualche giorno dopo il week-end di Imola rimane coinvolto in un incidente stradale mentre si allenava in bicicletta: il bollettino è subito preoccupante (vasto edema cerebrale diffuso e varie fratture multiple dorsali e ad una gamba), pertanto viene prima trasportato d'urgenza all'ospedale di Rimini, poi a quello di Cesena, dove dopo cinque giorni di coma Hayden si è spento, all'età di 35 anni.

Nonostante nel primo decennio del 2000 non seguissi spesso le gare della MotoGP, adoravo giocare al capitolo del 2007 per la PS2, e uno dei piloti che maggiormente utilizzavo era proprio Nicky Hayden: sebbene non conoscessi nulla sia della sua vita che della sua carriera mi ispirava una forte simpatia, ed è anche per questo che mi sono sentito di scrivere ciò su Kentucky Kid.