Dopo un periodo di assenza, torno a scrivere su VxL e voglio farlo cercando di unire le mie due più grandi passioni, ovvero il calcio e il rap, per creare degli articoli innovativi partendo da alcune parti delle canzoni che più ascolto; voglio farlo anche sotto forma di gioco, infatti a fine articolo chiederò di scrivere nei commenti se qualcuno ha riconosciuto la canzone in questione.

Quella di oggi è una delle storie d’amore più belle, da un lato, e più controversa, dall’altro. Più bella, perché Claudio Marchisio è cresciuto calcisticamente (e non solo) nella Juventus, dalla Serie B agli scudetti vinti e a quella maledetta Champions solo sfiorata per due volte; controversa per come è andata a finire, con il centrocampista che è stato messo alla porta dalla società, in particolare da Allegri che lo ha impiegato con il contagocce nelle ultime stagioni, e si è trasferito in Russia tra le fila dello Zenit. Scelta giusta? Per il calciatore sicuramente si, per la squadra probabilmente no: l’esperienza di Marchisio, che si è sempre messo a disposizione dei compagni e non ha mai detto una parola fuori posto nonostante le tante, troppe panchine, sarebbe servita parecchio soprattutto quest’anno in cui la Juventus sembra una vera e propria corazzata che punta con decisione alla Coppa dalle grandi orecchie.

“Giuro con te avevo l'impressione che Fossi sceso dal cielo sì, solo per me Per salvare me da questo inferno, sì Questo freddo inverno, questo freddo posto qui”

Così si può riassumere quello che è stato Marchisio per la Juventus: è entrato nel giro della prima squadra nel periodo in cui i bianconeri si trovavano in Serie B, quasi come se la retrocessione abbia portato dei benefici al calciatore (come afferma anche nella sua autobiografia) e da quel momento si è caricato il peso di dover ripartire da zero sulle spalle ed è diventato uno dei pilastri della formazione di Torino. Dai suoi piedi e dal suo numero 8 è passata la rinascita bianconera che, dopo anni difficili in Serie A conditi anche da settimi posti, ha portato lui e i suoi compagni a consacrarsi come una delle migliori rose del mondo; l’unico neo della sua avventura juventina, come detto precedentemente, è non essere riuscito a conquistare la Champions League tanto desiderata ed inseguita dal 1996. È stato per molti anni perno del centrocampo, abbinando la qualità degli assist per i compagni ad una buona quantità annuale di reti segnate (soprattutto quando come compagno di reparto aveva un certo Andrea Pirlo, non uno qualunque insomma) ed è diventato l’idolo dei tifosi, destinato ad indossare la fascia di capitano dopo l’addio di Gigi Buffon, ma così non è stato.
Da un paio di stagioni il suo ruolo è diventato marginale ed ha dovuto spesso guardare i suoi compagni dalla panchina per tutti i 90 minuti, colpa di un presunto infortunio che ha limitato il suoi impiego… Infortunio smentito dallo stesso Marchisio che durante i suoi primi giorni in Russia ha dichiarato di non aver subito alcun tipo di infortunio, quindi dietro il suo scarso utilizzo c’è una decisione di natura tecnica e tattica, che giustifica (secondo il mio parere) la scelta del centrocampista italiano di dire addio alla sua amata Juventus per dimostrare altrove di non essere un “calciatore finito”, ma di poter dire ancora la sua.

Proverebbero a tenerti tutti, sì, ma non me”. Un calciatore del calibro di Marchisio farebbe comodo a qualsiasi squadra nel nostro campionato e chiunque, se lo avesse in rosa, farebbe carte false per tenerlo con sé. Chiunque, ma non la Juventus che ha scelto di puntare su altri profili, validi ovviamente, ma non su chi ha sempre dimostrato di amare la maglia bianconera ed è stato messo alla porta ingiustamente, secondo il mio modo di vedere.
La storia d’amore tra Marchisio e la Juventus è giunta al capolinea? Certo che no, è finito il rapporto lavorativo tra calciatore e società, ma tra i due ci sarà sempre del sentimento. Claudio Marchisio è arrivato alla Juventus per salvarla da “questo freddo posto qui”, chiamato anche Serie B, e insieme ai suoi compagni ce l’ha fatta: ha ridato valore ad una squadra che rischiava di perdere tutto quello che fino a quel momento aveva fatto, facendola tornare temuta e rispettata in tutto il pianeta.

“Io che cambio ogni giorno Ma non cambio bugie Finché cambi tu un giorno Finché cambia il tuo bene E la cosa che odio E' che penso che hai fatto bene”

Come anticipato in apertura dell’articolo, voglio fare questo gioco: qualcuno tra i lettori ha riconosciuto la canzone da cui ho preso alcune frasi? Fatemelo sapere nei commenti, insieme, ovviamente, alla vostra opinione sulla vicenda Juventus-Marchisio.