Inizia come meglio non poteva l'avventura di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus che porta i primi tre punti alla classifica dei Bianconeri grazie al 3-0 ottenuto ai danni della Sampdoria, figlio di una prestazione di grande qualità anche da parte degli uomini che nella passata stagione non avevano particolarmente brillato.
L'undici titolare presenta già delle sorprese: prima su tutte il debutto del classe '99 Gianluca Frabotta che prende il posto di Alex Sandro (infortunato) sulla corsia laterale di sinistra, preferito a De Sciglio (che parte dalla panchina ed entra negli ultimi scampoli di partita) e Luca Pellegrini (ormai prossimo all'addio, destinazione Firenze) ed è protagonista di una prestazione più che buona, candidandosi per una maglia da titolare nel duello col brasiliano ex Porto; dall'altra parte un Cuadrado migliorato di gran lunga anche nella fase difensiva e che viene un po' sempre messo in secondo piano ma che ricopre un ruolo fondamentale all'interno della scacchiera juventina. Davanti a Szczesny torna la difesa a tre, tanto usata in passato con Conte, composta da Chiellini, Bonucci e Danilo adattato al ruolo di centrale vista l'assenza di De Ligt; si sente il ritorno in campo di Chiellini che porta esperienza e sicurezza alla retroguardia juventina che l'anno scorso ha fatto fin troppa fatica e, insieme al brasiliano e al compagno di Nazionale (autore anche del goal del 2-0) concedono molto poco ai blucerchiati. Il trio di centrocampo recita Rabiot-Ramsey-McKennie, con gli ultimi due che sono tra i migliori in campo e insidiano in modo molto deciso sia Bentancur che il nuovo acquisto Arthur, in panchina 90 minuti. Il francese continua il buon percorso iniziato nel finale della stagione appena conclusa e proverà a riscattare un'annata con più bassi che alti, ma anche ieri dimostra di necessitare di ancora più tempo e fiducia per rendere al pieno delle sue qualità; il gallese sembra un altro calciatore rispetto a quello visto nelle poche presenze del 2019/2020 e potrebbe rappresentare un ulteriore acquisto per la rosa di Pirlo, insieme al texano ex Schalke 04 vera sorpresa del posticipo di ieri sera. Gli occhi dei circa 1000 tifosi allo stadio e di quelli collegati da casa sono stati puntati sul 20enne Dejan Kulusevski, appena arrivato dall'Atalanta dopo un'ottima stagione trascorsa tra le fila del Parma, che ha ripagato la società bianconera della fiducia con una rete di precisione dopo 10 minuti di gara che mette in chiaro le doti dello svedese e la sua voglia di ritagliarsi il suo spazio nell'attacco stellare della Vecchia Signora. Al suo fianco Cristiano Ronaldo che di presentazioni non ha bisogno e ogni elogio al portoghese sa di già sentito, prende in mano la squadra quando serve, è sempre propositivo e va vicino al goal tre volte nel primo tempo, fermato anche da una traversa, riuscendolo a trovare nella seconda metà di gioco.

A completare l'attacco della Juventus, oltre al rientrante Dybala, ci sarà un nuovo numero 9, che prenderà il posto di Gonzalo Higuain volato negli USA, che risponderà a uno dei nomi fatti nelle ultime settimane: in pole c'è sicuramente Edin Dzeko della Roma che è stato più volte a un passo dalla firma, ma è ancora in stand-by a causa del ritardo nell'operazione Milik-Roma che potrebbe comportare lo stop definitivo al trasferimento del bosniaco a Torino; se dovesse saltare la pista Dzeko, Paratici virerà sull'ex Real Alvaro Morata che arriverebbe con un prestito con obbligo/diritto di riscatto per una cifra complessiva vicina ai 50 milioni di euro e ritroverebbe la maglia che aveva vestito con più fortuna dopo l'esperienza deludente con i Blancos e quella altalenante con l'Atletico Madrid, in cerca di riscatto e della definitiva consacrazione tra i big europei. Sullo sfondo rimangono Cavani e Kean, due piste piuttosto difficili viste le alte richieste di ingaggio del primo e il fallimento inglese del secondo.