Uno sguardo. Dusan Vlahovic ha inaugurato la nuova stagione siglando una doppietta al Sassuolo, ritrovando il gol che gli era mancato nell'ultima fase dello scorso campionato. Nei suoi occhi si è vista tutta la determinazione nel voler portare la Juventus in alto. Consigli non ha potuto nulla sul suo penalty, così come in occasione del tris. Lui, Vlahovic, sembra essere la guida della compagine bianconera, ancora un cantiere aperto, tra mercato e condizione che tarda ad arrivare. 

La doppietta siglata in Juve-Sassuolo ha permesso all'attaccante serbo di raggiungere quota 24 gol in 36 presenze in A, di cui 15 segnati con la maglia bianconera tra gennaio 2022 e la prima di campionato della nuova stagione. Il resto del match ha dimostrato ancora una volta la bellezza del gioco dei neroverdi, in grado di dominare gli avversari per alcune porzioni di gara. Se poi, a fine primo tempo, il risultato è di 2-0 in favore della Juventus, ecco che i discorsi sul bel gioco svaniscono assieme alla connessione degli spettatori, persi nel drammatico e fantozziano tentativo di guardare la Serie A tramite App.

I tifosi bianconeri hanno poi goduto gustando l'ottima prestazione di Angel Di Maria, macchiata soltanto dall'infortunio che lo terrà fuori probabilmente fino a fine agosto. L'ennesimo ko, campanello d'allarme per la società, o meglio, le società che decidono di andare dall'altra parte del Mondo a giocare amichevoli milionarie. Il tris è stato un regalo della difesa del Sassuolo, che poi ha comunque continuato a giocare palla al piede nella metà campo avversaria. Allegri e Dionisi, due modi diversi di vedere il calcio, hanno confermato le loro prerogative anche in questa prima e confusa giornata di campionato, anche con la porta dello spogliatoio ancora aperta, in attesa degli ultimi arrivi e delle ultime partenze, Raspadori su tutti. 

I tre punti permettono alla Juventus di rispondere alle altre grandi, tutte vincenti, nessuna convincente. Di Maria ha risposto a Lukaku, pronto, così come l'argentino, ad aprire le danze in Lecce-Inter. L'intesa con Vlahovic diventerà determinante per il raggiungimento degli obiettivi stagionali, obiettivi che stando allo sguardo con cui il numero 7 ha accompagnato la battuta del calcio di rigore del 2-0 sembrano essere piuttosto ambiziosi. In soli sette mesi, in Vlahovic è cresciuta la famelica propensione verso il gol, che già aveva fatto impazzire Firenze. Vlahovic ha incarnato i valori bianconeri: Juventus significa gioventù, Juventus significa 'Vincere è l'unica cosa che conta', e lui non vuole fermarsi più.