"E quando pensi che sia finita... è proprio allora che comincia la salita...".

La Juventus di Allegri calza a pennello nel verso di Antonello Venditti in Che fantastica storia è la vita: i bianconeri hanno cominciato la stagione nel peggiore dei modi, conquistando un solo punto su nove a disposizione. Chiellini e compagni sono apparsi indietro sia dal punto di vista fisico, che soprattutto, da quello mentale.
Le attenuanti sono molteplici: in primis la partenza di Cristiano Ronaldo, ovvero il punto di riferimento offensivo delle ultime tre stagioni; in secondo luogo possiamo considerare i giocatori impegnati con le nazionali che non hanno permesso ad Allegri di lavorare al meglio sia in fase di preparazione stagionale sia alla vigilia di Napoli-Juventus; terzo, la testa: gli errori individuali, Szczeszny su tutti, hanno permesso alle avversarie di portare via punti pesanti. Se è vero che il portiere polacco ha collezionato tre papere in altrettante partite, è anche vero che il gol di Politano nasce da un errore difensivo e che lo stesso poteva essere anticipato da un difensore bianconero prima di segnare il tap-in vincente.
Quello che è mancato al "Maradona" è stata la lucidità nel tenersi stretto un pareggio d'oro. Il Napoli dal canto suo ha avuto il merito di crederci e di approfittare dei regali della difesa bianconera, dopo che lo stesso Manolas era stato generoso con Morata in avvio di partita. 

Al netto delle attenuanti, è apparsa, o meglio, non è apparsa un'idea di gioco. Le partite con Udinese ed Empoli hanno dato luce alle sole individualità della Juventus, senza lasciare spazio ad una vera azione costruita dal basso. Allegri adesso dovrà innanzitutto sconfiggere il Malmoe in Champions League, perché come dice lui la prima partita del girone è la più importante. Successivamente, con la rosa a pieno organico, dovrà organizzare una macchina perfetta in grado di fermare il super Milan di Pioli. I rossoneri hanno asfaltato la Lazio di Sarri, impedendo a Milinkovic-Savic e Luis Alberto di fare qualunque cosa. Il risultato di 2-0 è andato quasi stretto ai rossoneri. Batterli domenica sera non sarà facile, ma va detto che a Napoli la Juventus è entrata in campo in maniera organizzata mostrando alcuni segni di crescita, soprattutto nel primo tempo quando si è chiusa magistralmente ed è stata spietata nelle ripartenze.