L'8 Maggio del 1960 a Travagliato, un comune della provincia di Brescia, nella pianura lombarda, nasce Franco Baresi

Inizia a giocare presto con i suoi fratelli Giuseppe ed Angelo. Scovato nell’oratorio di Travagliato, sostiene un provino con l'Inter, la squadra dove gioca il fratello Giuseppe, ma viene scartato. Successivamente Italo Galbiati gli propone di fare un provino con il Milan. Baresi lo passa positivamente e da quella squadra non si separerà mai più. Dal 1977, anno in cui entra nelle giovanili della squadra rossonera, al 1997, veste una unica maglia di club, quella del Milan. Con la squadra milanista vince sei scudetti, due Coppe Intercontinentali e tre Coppe dei Campioni. Inoltre nel 1980 veste la maglia rossonera anche in serie B, per la retrocessione del club, dovuta allo scandalo del calcioscommesse. Nel corso della lunga carriera attraversa alcuni momenti negativi dovuti ad infortuni e a prestazioni poco esaltanti, ma si rialza sempre, alla grande. Più forte, determinato, aggressivo e vincente di prima.

Nel 1979 arriva la prima convocazione per il giocatore nella Nazionale Italiana Under 21. Fino al 1994 indossa la maglia azzurra. Con essa partecipa a tre Mondiali, a Spagna 1982, la manifestazione iridata vinta dall'Italia, ai Mondiali Italiani del 1990, dove gli azzurri arrivano terzi e a quelli negli Stati Uniti del 1994 in cui la formazione azzurra perde ai rigori in finale contro il Brasile. A questi ultimi Baresi indossa la fascia da capitano. Con l'Italia partecipa anche a due edizioni degli Europei in Italia nel 1980 e in Germania Ovest nel 1988. Nel complesso gioca 81 partite con la maglia della Nazionale maggiore, realizzando tre reti. 

Di ruolo libero nel reparto difensivo, Franco Baresi era un autentico leader in campo, dotato di una notevolissima atleticità, di una grande tecnica e di una straordinaria ferocia agonistica. Nel 2004 viene inserito nel FIFA 100, in occasione del centenario di fondazione dell'organismo calcistico mondiale, la lista dei 125 giocatori viventi più forti, stilata dalla FIFA con la supervisione di Pelè. Nel 2013 entra a far parte della Hall of Fame del calcio italiano. Baresi detiene anche un record negativo per aver realizzato più autogol nel campionato di serie A con 8 marcature nella propria porta, insieme all'ex difensore interista Riccardo Ferri. Nella fase della gioventù il forte difensore milanista viene soprannominato Piscinin mentre successivamente viene ribattezzato Kaiser Franz in onore del celebre difensore tedesco Franz Beckenbauer.

In totale, nella sua carriera da calciatore ha totalizzato 719 gare  e 33 reti con la maglia del Milan, con 532 presenze in serie A e 16 gol nel massimo campionato italiano. Il club rossonero, in suo onore, ha ritirato la maglia numero 6, la maglia che ha indossato per una vita.

Il giocatore brasiliano Careca, avversario di Baresi, disse di lui: "Baresi inimitabile. Ti picchiava sì, ma con classe". Il difensore milanista, viene considerato insieme ad un altro grande come Gianni Rivera, cuore e anima, " Mahatma", “grande anima”, dei colori rossoneri.  Il noto giornalista e scrittore Gianni Brera affermò: "Baresi II è dotato di uno stile unico, prepotente, imperioso, talora spietato. Si getta sul pallone come una belva: e se per un caso dannato non lo coglie, salvi il buon Dio chi ne è in possesso! Esce dopo un anticipo atteggiandosi a mosse di virile bellezza gladiatoria. Stacca bene, comanda meglio in regia: avanza in una sequenza di falcate non meno piacenti che energiche: avesse anche la legnata del gol, sarebbe il massimo mai visto sulla terra con il brasiliano Mauro, battitore libero del Santos e della nazionale brasiliana 1962". L'Avvocato Gianni Agnelli disse: "Scirea era più elegante. Non so se fosse, o sia, una qualità, ma non mi viene in mente una sua rudezza. Baresi, invece, di botte ne ha date. Ma come guida la difesa – e talvolta, addirittura la squadra – non la guida nessuno. Formidabile".