Paolo Maldini nasce a Milano il 26 Giugno del 1968. In quell'epoca storica ed in quell'anno specifico, nasce un fenomeno sociale e culturale molto importante. Grandi movimenti di massa, in tutto il mondo, sono contrari ai pregiudizi socio-politici e manifestano apertamente e pubblicamente la loro contrarietà con molteplici manifestazioni ed atteggiamenti.

Maldini nasce fin da piccolo in un ambiente dall'impronta fortemente calcistica, essendo il figlio di Cesare, ex calciatore ed allenatore. Nel Settembre del 1978 compie un provino con il Milan e da allora veste la maglia rossonera per un lunghissimo arco di tempo, fino al ritiro del 2009. A 17 anni diventa già titolare del Milan dell'allenatore svedese Niels Liedholm. Nell'intervallo di Udinese-Milan, il 20 gennaio del 1985, lo svedese gli chiede: "Dove vuoi giocare, a destra o a sinistra?"  "Decida lei", risponde il giovane Maldini. "Vai e divertiti", ribatte Liedholm. Con la squadra milanese vince praticamente tutto: 7 scudetti, 1 Coppa Italia, 5 Supercoppe italiane, 5 Champions League, 5 Supercoppe europee, 2 Coppe Intercontinentali ed 1 Coppa del mondo per club FIFA. Niels Liedholm, Arrigo Sacchi, Fabio Capello e Carlo Ancelotti sono stati gli allenatori che nel corso della sua carriera lo hanno sempre considerato un titolare inamovibile ed un pilastro della squadra rossonera, di cui è stato il capitano per molti anni. 

Con la Nazionale azzurra il percorso del difensore milanista inizia nel 1986 con l'Under 21, con la quale vince una medaglia di argento agli Europei del 1986. Con la Nazionale maggiore l'avventura calcistica inizia nel 1988 e termina con il 2002. Con la squadra vince un bronzo ed un argento in due Europei ed un bronzo ai Mondiali in Italia del 1990 ed un argento nei Mondiali del 1994 negli Stati Uniti, con l'oro sfiorato nella finale persa ai rigori contro il Brasile. Ha indossato la fascia di capitano azzurro per 8 anni. Nel 1998 ha avuto la possibilità di giocare ai Mondiali in Francia con il ruolo di capitano e con il padre Cesare alla guida tecnica degli azzurri. L'Italia perse ai quarti di finale contro la Francia, padrone di casa e vincitrice del Mondiale. Per il figlio Paolo, il padra Cesare "È stato sempre il mio esempio. Un padre silenzioso, che si faceva capire solo con uno sguardo. È stato il mio mito, e continuerà a esserlo per sempre. Se sono diventato quello che sono oggi, il merito è tutto suo“.  

Paolo Maldini ha ricoperto tutti i ruoli della difesa anche se per la maggioraparte degli anni è stato utilizzato come terzino sinistro. Dotato di un grande velocità e di una notevole fisicità ed altezza, era molto efficace nei contrasti di gioco e nella fase offensiva. Il difensore milanista è stato sempre molto corretto e leale in campo.  “Se da bambino mi fossi scritto una storia, la storia più bella che potessi immaginare, l’avrei scritta come effettivamente sta accadendo“, affermò il celebre capitano milanista. Il 24 Maggio del 2009 in uno stadio "Meazza" stracolmo e commosso, arriva una contestazione da parte di un piccolissimo gruppo di ultrà rossoneri. Maldini, a distanza di tempo, disse a riguardo: “È stato un momento non facile e anche inaspettato, c’erano settantamila spettatori ma ricordiamo solo quella piccola frangia di tifosi. Sono una persona pensante, ho detto le cose come stavano. Con il tempo ho capito che quello è stato un successo perché ha marcato una linea ancora più grossa tra me e quel tipo di calcio, non penso che quello sia il futuro dello sport“.  

Maldini detiene tuttora il record di presenze in serie A con 647 gare e il numero di presenze con la maglia del Milan, 902. Numeri davvero straordinari ed impressionanti per un giocatore che ha legato la sua vita calcistica esclusivamente a due maglie, quella del Milan e quella della Nazionale Italiana. E' stato inserito da Pelè, nella FIFA 100, la lista dei 125 giocatori viventi più forti di sempre. Dal 13 Dicembre del 2012 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. Il celebre quotidiano francese "L' Équipe", nel 2007 ha scritto: "In 23 anni di carriera non si è mai allontanato da un senso della morale, del dovere, della fedeltà e dell'etica che ne fanno una delle icone del calcio".

Nel Giugno del 2009 viene invitato dal Chelsea a far parte dello staff tecnico della squadra inglese nel ruolo di team manager o di viceallenatore di Carlo Ancelotti, ma rifiuta la proposta. Successivamente, a causa dei tanti infortuni nel reparto difensivo nel Milan, viene richiamato per giocare, ma declina la proposta. Il 10 Maggio del 2015, con l'imprenditore italiano Riccardo Silva, ha fondato, negli Stati Uniti,  la società del Miami FC. Il 5 Agosto è tornato nel Milan, come direttore sviluppo strategico area sport, accanto ad un altro grande ex giocatore dei rossoneri, Leonardo. Come ha dichiarato lo stesso Maldini, sul suo profilo ufficiale Facebook, "Back home" - "Si torna a casa". La società rossonera, in una nota ufficiale del club, lo ha accolto così:"Paolo è una leggenda vivente nella storia rossonera per la sua eccezionale classe, per il talento, la leadership, la lealtà, e il suo record di successi, senza pari. Tali qualità giocheranno un ruolo determinante per far tornare il Milan alla grandezza che merita".