Oggi sabato 22 dicembre si giocherà il tradizionale anticipo pre-natalizio. Un Milan in grande emergenza affronterà una Fiorentina data in ripresa.

Tutti i quotidiani, sportivi e non, hanno lanciato le probabili formazioni per la partita e ciò che si legge sta facendo discutere.

Riccardo Montolivo, pur regolarmente convocato, partirà dalla panchina nonostante, causa infortuni e squalifiche, sia l'unico centrocampista di ruolo abile ed arruolabile assieme al giovane italo-argentino José Mauri.

Gattuso piuttosto che far giocare Riccardo titolare proverà ad adattare mezzala il terzino Calabria e ad arretrare a centrocampo il trequartista/esterno d'attacco Calhanoglu.

Fra i tifosi rossoneri si è acceso il dibattito. 

E' giusto mettere gente fuori ruolo piuttosto che far giocare un centrocampista di ruolo, il secondo dei due al momento disponibili, sebbene ormai in in rotta con l'ambiente e poco amato da buona parte dei tifosi?

Ad avviso di chi scrive si.

Montolivo è l'emblema del calciatore medio, se non mediocre, sopravvalutato dagli addetti ai lavori perché italiano in un momento in cui la qualità in azzurro latitava.

Montolivo è il simbolo della decadenza del Milan negli ultimi anni berlusconiani. 

Pupillo del Presidentissimo perché italiano, ormai Silvio era diventato un disco rotto con la sua richiesta di un ital-Milan, col viso pulito e la fama di bravo ragazzo ha goduto di un credito quasi illimitato da parte della storica dirigenza.

Al punto che non sono stati fatti seri investimenti sulla mediana, in particolare l'acquisto di un vero regista dai piedi buoni, per non mettere in discussione la sua titolarità.

Gli è stata data la fascia di capitano nonostante non possedesse il necessario carisma.

Gli è stato concesso di avere un canale privilegiato con la proprietà che gli permettesse di lamentarsi degli allenatori ed addirittura di creare una fronda interna nei confronti di uno di essi, Seedorf.

Gli è stato permesso di fare gruppo solo con gli italiani della rosa facendo si che stranieri anche bravi si trovassero male nell'ambiente Milan e creando divisioni nello spogliatoio.

Gli è stato fatto sottoscrivere un rinnovo contrattuale  con tempistiche e compensi assolutamente sbilanciati, pare che in sede di rinnovo il suo agente Branchini avesse sventagliato fantomatiche offerte di Juve e Liverpool, che di fatto hanno impedito alle due gestioni post-berlusconiane una sua cessione.

Tutti questi incredibili privilegi non sono stati certo ripagati sul campo viste le modeste prestazioni inanellate da Montolivo,salvo, forse, il primissimo anno.

Il giocatore dal canto suo,con la proprietà cinese prima ed Elliott poi, ha rifiutato qualsiasi soluzione, anche una risoluzione con una buonuscita che coprisse parzialmente un eventuale minor ingaggio che avrebbe percepito altrove preferendo rimanere al Milan da separato in casa.

Non si sa a questo punto se per mancata accettazione della realtà e non voler ammettere di non essere da Milan e di non esserlo neanche mai stato o per non voler rinunciare al lauto stipendio percepito.

Per tutto questo, al di là dei discorsi meramente tecnico tattici, dico sì a Calabria mezzala.

Montolivo ormai è di fatto fuori dal Milan.

In un nuovo Milan si spera finalmente avviato a tornare fra i grandi non ci deve essere più posto per lui.