Entra nel vivo la scalata alla finale di UEFA Champions League e oggi le squadre tornano in campo per giocarsi il ritorno degli ottavi. Se per alcune compagini si tratta di pura formalità ( pvedi Manchester City, Liverpool e Bayer Monaco), alle altre spetta il lavoro "sporco" per proseguire.

Sarà domani sera il momento dalla Juventus che andrà a casa degli "Spurs" per provare a strappare la vittoria o un pareggio con almeno due reti a testa per raggiungere i tempi supplementari. 
All'andata il match si è concluso 2 a 2, dopo che i bianconeri hanno gettato alle ortiche un doppio vantaggio. I campioni d'Italia in carica dovranno offrire un ottima prestazione contro un Tottenham che non ha nessuna intenzione di arrendersi.

A questo punto si delineano due possibilità.
La prima, vede la Juve che passa il turno raggiungendo i quarti di finale. Ipotesi maggiormente gettonata.
Cosa succederebbe però se i finalisti della passata stagione non riuscissero a vincere abbandonando così la competizione? Ci sarebbe poco da stare "Allegri".
La squadra del tecnico livornese difficilmente perde in campionato ormai da svariati anni, il gioco però stenta a decollare scatenando malumori della tifoseria subito pronta alla contestazione alla prima debacle. Se è pur vero che l'importante sia vincere, i bianconeri non danno quasi mai spettacolo improntando il loro calcio sulla sobrietà, ma con le qualità dei singoli che esce fuori ed in qualche modo le permettono di portarla a casa.

Su Massimiliano ci sono inoltre due filosofie di pensiero. C'è chi lo ama come salvatore della patria, grazie al susseguirsi di vittorie e alle due finali centrate in tre anni, e chi lo ritiene un mister mediocre non in grado di far giocare il team al pieno del suo potenziale. Potrebbe essere esonerato? Non credo essendo, almeno all'apparenza, ottimi i rapporti con la dirigenza però, si potrebbe cominciare a creare una piccola crepa pronta a ripercuotersi ad ogni passo falso.

La testa va all'incontro di domani sera e non si sa mai che per Lui e per la Juve sia l'anno buono, anche se è presto per dirlo.

"Non mi è mai passato per l'anticamera del cervello di rassegnare le dimissioni, soprattutto perché se per qualsiasi cosa la colpa è dell'allenatore, allora resto per fare il capro espiatorio."

Massimiliano Allegri