Questo lunedì segna l'inizio di una settimana che si prospetta diversa dalle altre, almeno per gli sportivi. Hanno luogo infatti, da domani a giovedì, le competizioni europee. La Juventus e la Roma sono pronte a lottare per lasciare il loro "marchio" protraendo il loro cammino sulla strada verso i quarti di finale.
Giovedì sarà la volta del Milan tentare di affondare il colpo contro un avversario veramente temibile, l'Arsenal di Wenger. Per quanto quest'incontro avvenga nella meno blasonata delle coppe, mi riporta alla mente ricordi dolci, ricordi di gloria, quando i rossoneri torreggiavano sulla vetta del mondo. I tifosi avversari ci deridono sostenendo che viviamo di ricordi. In parte sicuramente han ragione, ma con dei ricordi così, con una storia così, come si fa a non vivere rimembrando un passato glorioso che a tratti ci appare sfocato alla luce delle ultime stagioni rossonere (escludendo questa in cui le somme le tireremo alla fine). In questo pittoresco "paesaggio" svetta la figura di un uomo, un tifoso, un condottiero che si erge contro tutto e contro tutti, nella gioia e nel dolore, a difesa del suo più grande amore: il Milan. Il suo ed il nostro perché, da quando ne ho memoria, ha accompagnato con le sue telecronache urlate e vissute a squarciagola, ogni istante dei momenti di gloria più belli perché "PIPPO L'HA MESSA, PIPPO MIO", ma anche nei momenti dove lo sconforto prendeva il sopravvento perché Shevchenko sbagliava il rigore decisivo e dopo averne prese tre in sette minuti si torna a casa delusi. Lui c'era quando il derby si metteva male e Clarence Seedorf lo portava a casa con un tiro dai trenta metri. O quando negli ultimi anni tutto andava storto e nessuno si sarebbe messo nei suoi panni a commentare una partita dove sogni e speranze erano ormai accantonati in un cassetto pieno di polvere.  Quando Elio gli parlava dei suoi "diavoli" e lui ferocemente tuonava: "Cornoooooooo". Lui c'era e c'è anche oggi. Perché Tiziano Crudeli è un tifoso vero con il sangue rossonero e a lui, mio compagno di fede, vanno tutto il mio rispetto e la mia stima.  Grazie per le emozioni che ci regali Tiziano.

"Il calcio sarà anche un gioco, ma per chi lo vive intensamente è pure una ragione di vita."

Tiziano Crudeli