Siamo finalmente giunti all'ultimo atto delle  competizioni europee più blasonate: le finali di champions ed Europa league.  Quest'anno a scontrarsi per il titolo abbiamo Atletico Madrid e Olympique de Marseille in quella che tempo fa chiamavamo coppa UEFA, mentre si affronteranno Real Madrid e Liverpool per quanto concerne la coppa dei campioni. Quattro squadre all'inseguimento degli obiettivi prefissati a inizio stagione: due spagnole, un'inglese ed una francese. E le italiane? Analizziamo i percorsi delle nostre compatriote. Il Napoli dopo essere uscito ai gironi, cade sotto i colpi del Lipsia . Stesso tragico fato tocca successivamente all'atalanta ed al Milan eliminate rispettivamente da borussia Dortmund e Arsenal. Si ferma ai quarti di finale della massima competizione europea il cammino della Juventus, abbattuta soliti blancos. Per i biancocelesti di Simone Inzaghi la delusione è la medesima.  Gli ultimi a gettare la spugna sono i gladiatori romani, che qualche domanda sulla cessione di Salah al Liverpool ,dopo ciò che ha mostrato nell'annata corrente, se la fanno. Cos'hanno in comune queste eliminazioni? Due sono i punti cardine che le accomunano. Il primo è la gestione totalmente errata delle gare di andata negli scontri diretti. Il secondo è la pessima valutazione arbitrale che in molti casi ha compromesso i ribaltoni in cui noi italiani abbiamo mostrato di essere bravi. Oserei dire molto bravi anche se non è bastato. È evidente come gli errori arbitrali abbiano spesso sancito l'uscita dalla coppa di alcune compagini in gara.  I bianconeri in primis che protestano per un rigore concesso negli ultimi istanti di gioco dopo una rimonta storica al Santiago bernabeu. Anche la squadra di Ringhio Gattuso si vede segnalare un penalty inesistente a favore dei gunners. La cruda realtà purtroppo, ci mette davanti all'evidenza che in Italia ci manca ancora qualcosa per tornare ai lustri del passato, dove era normale il transito di campioni nel nostro territorio e dove i trofei internazionali li portavano a casa per arricchire le nostre bacheche. L'unica squadra che ancora riesce a portare alta la bandiera tricolore è la squadra di Massimiliano Allegri che, con due finali negli ultimi quattro anni, è sempre arrivata ad un passo dal sollevare la coppa dalle grandi orecchie. Nonostante ciò, sono passati otto anni dall'ultima volta che siamo riusciti a conquistarla. L'Inter di Mourinho l'artefice dell'impresa. Siamo forse arrivati al capolinea per il calcio italiano? Probabilmente sì. I fenomeni non vengono più. I nostri talenti non sono ancora abbastanza maturi, così come dimostrato dalla cocente eliminazione dal mondiale. Da sette anni, il nostro campionato viaggia a senso unico ed il livello è molto calato, nettamente al di sotto dei campionati inglese, francese e spagnolo. Se nei prossimi anni non cambierà qualche cosa, la conquista della champions rimarrà un'utopica illusione che guarderemo dal passato, vivendo di quei dolci ricordi che hanno visto la nostra penisola sulla cima del mondo.

"Per un tifoso ci sono molte più terre inesplorate in un campo da calcio che in ogni altro angolo del mondo. E ogni partita è un viaggio alla scoperta di qualcosa di mai visto." (Fabrizio Caramagna)