Crollo. Non c'è altro termine che possa descrivere meglio quanto accaduto ieri all'Inter, con la sconfitta per mano della Fiorentina. Brozovic ha dato l'illusione della vittoria, facendo pensare che la notte fosse alle spalle, ma, dopo essere passata in vantaggio, la squadra nerazzurra ha tirato i remi in barca ed è rimasta in balia di una Fiorentina bella e convincente. Ecco, la Fiorentina, una squadra costruita con la metà della metà del budget speso da Thohir per costruire, più che una squadra, un dramma. Bella, convincente e anche cinica, ma soprattutto brava a non mollare nulla fino alla fine. Per quanto riguarda l'Inter, non ci sono parole per descrivere il desolante spettacolo a cui i tifosi sono stati costretti ad assistere. E si lasci perdere la classica polemica arbitrale, perché le decisioni del direttore di gara non avrebbero mai potuto peggiorare quella che, a parer mio, è diventata una tragedia sportiva. Ho visto Alex Telles lanciare la palla in avanti per cercare Icardi almeno una decina di volte, non potendo far affidamento sul centrocampo, e questo la dice lunga su quale sia lo stato di salute dell'Inter. Crollo sotto tutti i punti di vista, sia sul piano del gioco, sia sul piano psicologico, in quanto l'Inter ha dimostrato di non riuscire ad imporsi, anzi, ha dimostrato di poter giocare meglio (se si può dire) subendo rispetto a quando abbia in mano il gioco. Viene da chiedersi in base a quali criteri siano stati scelti certi giocatori (vedi Kondogbia) che sembrano avere tutto, tranne qualità che possano impressionare la dirigenza di uno dei club più grandi del mondo. Da un lato penso che sia meglio che sia stata la Fiorentina a fare un passo avanti per la lotta Champions, perché se l'Inter miracolosamente avesse vinto, i tifosi avrebbero dovuto assistere ad un vero e proprio strazio fino a maggio. Sono sicuro che chi ama l'Inter continuerà a farlo, ma chi la ama continuerà ad amare i colori, non chi li rappresenta indegnamente.