Poco più di un anno fa a Vinovo si sentiva cantare "Noi Allegri non lo vogliamo!" e adesso per il conte Max ogni domenica è una passerella, gli occhi e gli applausi sono tutti per lui e per la sua creatura che pare non mostrare debolezze e si avvicina di settimana in settimana alla perfezione. Ottimo calcio, grande gruppo, spirito di sacrificio e totale condivisione di intenti sono le caratteristiche dell'equipaggio di questa nave spaziale che rincorre a tutta velocità un'altra astronave, altrettanto luminosa e veloce (di colore azzurro). Come ha fatto Allegri a non dar peso ai rumorosi mugugni di una tifoseria che non lo voleva e a rimanere fermo nelle sue convinzioni (giuste, direi col senno di poi) ad inizio stagione, dopo una partenza a dir poco "agghiacciante"? (Chiedo venia per la citazione dotta). Molto semplice: se ne è fregato completamente, ha fatto il vuoto attorno a lui ed ai suoi uomini, facendo sì che i rumors e i detrattori non intaccassero ulteriormente la serenità di un gruppo provato dalla mancanza dei risultati. Ha creato un equilibrio perfetto, facendo diventare realtà e spettacolo il potenziale di una rosa fresca e giovane, inizialmente fin troppo per alcuni. Ha gestito e plasmato il talento cristallino dei più giovani e valorizzato l'esperienza dei naviganti di lungo corso, creando un mix perfetto tra incoscienza giovanile ed equilibrio della maturità. Sono sempre più numerosi gli ex critici che cercano di salire, domenica dopo domenica, sulla splendente Astronave Max. Lui, da signore, li lascia fare, perché già concentrato e proiettato verso quella che sarà la prossima tappa. Dove andrà Allegri con il suo equipaggio? Non lo so, ma gli auguro di continuare a viaggiare alla velocità della luce, da amante del calcio e da fan delle brave persone. Vola Max.