Nuovo sponsor e nuova filosofia in casa inter, dove da poco è arrivata l’ufficialità del nuovo sponsor commerciale a partire dalla stagione 2021/2022. Dopo 26 anni infatti lo storico sponsor Pirelli fa spazio sulle maglie nerazzurre a Chaliz, con Socios.com come principale brand name: una piattaforma online legata al mondo delle valute digitali. Poco dopo tale ufficialità leggo per caso un articolo, e nello specifico un virgolettato di Dreyfus (manager socios.com) in cui vengono annunciati gli obiettivi futuri della nuova partnership commerciale, ovvero lavorare per rendere i tifosi parte attiva nelle scelte societarie, inclusa la scelta della formazione settimanale.

È su quest’ultima frase che iniziano ad insediarsi alcune preoccupazioni sulle conseguenze che rischiano di scaturire da questa nuova discutibile strategia. Il coinvolgimento della tifoseria risulterà sicuramente convincente e gradito ai tifosi, ma renderli parte attiva di scelte tecniche significa togliere il pallino del gioco a tecnici e professionisti (pagati oltretutto profumatamente), per cavalcare sempre di più l’onda della spettacolarizzazione del calcio, che poco ha a che fare con la natura sportiva e agonistica di questa magnifica attività. Riducendo ancora una volta la passione del calcio ad una mera attività economica, lasciando tra l'altro spazio decisionale non agli eventuali tifosi che mostrano competenze tecniche e professionali, ma a chi ovviamente detiene maggiori token e quindi finanzia la società. Un’attività che oltre a rovinare il calcio assomiglia molto ad una legalizzazione della corruzione.

Il rischio è quello di trasformare il Calcio, inteso come sport, in un game vero e proprio di cui possiamo fare decisamente a meno. Se l’obiettivo è quello di provare a sentirsi direttori sportivi, tecnici e manager all’inglese, meglio allora dedicarsi al fantacalcio e alla sua natura ludica. Occorre preservare il gioco calcio, dal calcio-gioco.
Come diceva Jean Paul “il gioco è una cosa seria. Anzi tremendamente seria.”