Buona la prima… è così che avrei voluto esordire nel mio primo articolo di commento di questa nuova stagione appena iniziata, soprattutto quando ti trovi sul 2 a 0 alla fine dei primi 45 minuti di gioco.
A rovinare l’esordio stagionale dell’Allegri-bis ci ha però pensato Szczesny, che con due mega papere (imperdonabile sul goal del pareggio) ha mandato in frantumi la buona prestazione della squadra bianconera, che al netto dei due regali del portiere polacco non ha concesso nessun tiro in porta agli avversari. Evidentemente la dea bendata a favore dei bianconeri si trova ancora sotto l’ombrellone e non ha fatto ritiro dalle vacanze, come testimoniato dai due pali colpiti dai bianconeri, con Morata prima su colpo di testa e Bentancur poi con un tiro da fuori. Infine al 96' esimo quando Cristiano sale in cielo e mette a segno il 3 a 2, interviene tempestivo il VAR che annulla tutto per fuorigioco millimetrico.

A tal proposito si potrebbe aprire un nuovo capitolo, dedicato interamente all’utilizzo di tale strumento sulle valutazioni del fuorigioco. Come successo anche in Roma-Fiorentina infatti, e in tante occasioni nella scorsa stagione, la valutazione finale è spesso condizionata in maniera propedeutica dal frame di riferimento, lasciando ampio spazio all’interpretazione in cui l’arbitro var stabilisce il fermo immagine. Alla luce di ciò credo risulti indispensabile già da subito, inserire un limite di tolleranza in queste situazioni al limite, in cui due differenti frame distanziati di pochi millesimi di secondo, possano partorire risultati differenti.
Ricordo che prima dell’introduzione del VAR la linea guida per gli assistenti dell’arbitro era quella di non alzare la bandierina in caso di dubbio, seguendo la stessa ratio appare indispensabile l’introduzione di una tolleranza espressa in termine percentuali all’interno del calcolo dei centimetri, che possa determinare la regolarità o meno dell’azione di gioco.

Al netto di tutto ciò, rimane la bella nota positiva rappresentata dalla stella di Dybala che torna finalmente a brillare, e non solo di luce propria. Rimesso a centro del gioco, l’argentino va ad iniziare l’azione nella propria metà campo, rifinisce per i compagni - come nell’imbeccata di 40 metri per Cuadrado che porta al goal del 2 a 0 - e va a concludere in porta. Se quest’anno la Joya riuscisse a mantenere quella costanza che gli è mancata nelle ultime due stagioni, potrebbe finalmente fare il salto di qualità definitivo e rappresentare il vero acquisto di quest’anno.

In sintesi la squadra di Allegri è sembrata più cinica ed equilibrata rispetto alla scorsa stagione e ha tenuto per lunghi tratti il pallino del gioco, gestendo bene anche il vantaggio, non fosse stato per gli infortuni di Szczesny staremmo analizzando un’altra partita, ma come sempre accade il risultato finale finisce per influenzare ogni valutazione, così va da se che oggi tutti i tifosi si scaglino contro Allegri per non aver voluto Donnarumma (evidentemente continuano ad ignorare i problemi economici del club e la nuova politica sul monte ingaggi), o per aver rispolverato la difesa a 3 dimenticando che è il modulo su cui questa squadra ha basato metà delle vittorie del ciclo dei 9 scudetti. Chiaramente rimane il rammarico per i due punti persi, ma la strada e lunga e l’invito è quello di non fare drammi masochistici, Allegri (terzo cambio in panchina in tre anni) ha da poco firmato un contratto di quattro anni, ed oggi siamo solo alla prima di campionato.

Fino alla fine.