Ecco l'ennesima doccia fredda per i tifosi italiani.
Nella partita fra Portogallo ed Italia, valevole per la neonata Nations League, André Silva trafigge Donnarumma e porta in vantaggio i lusitani. 
Una rondine non fa primavera, direbbero in molti, però il fresco gol riapre fra i tifosi milanisti il dibattito dell'attaccante di Baguim do Monte.

Arrivato nell'estate 2017 dal Porto per circa 38 milioni di euro il portoghese ha subito diviso la piazza fra chi applaudiva all'acquisto di quello e che era considerato uno dei più interessanti prospetti del panorama europeo e chi, invece, manifestava un forte scetticismo. Troppo alto l'investimento, che di fatto chiudeva le porte all'arrivo di un top player, per un giocatore ritenuto ancora acerbo. Inoltre molti vedevano nell'arrivo del portoghese, giocatore appartenente alla Gestifute, scuderia del potentissimo e controverso Jorge Mendes, il primo tassello di un'alleanza fra il club rossonero ed il super procuratore lusitano, a scapito di investimenti sui talenti nostrani.

La stagione dell'ex Porto e' stata piuttosto in chiaroscuro, alcuni direbbero più scuro che chiaro.
Tanta difficoltà di adattamento in Serie A, anche tante panchine però per lui, controbilanciata però da un avvio scoppiettante nei preliminari e nel girone di Europa League.

Tuttavia il lungo periodo di astinenza dal gol in campionato, segnerà il suo primo centro solo a marzo contro il Genoa, e le marcature in Europa League solo nella prima parte della competizione continentale e contro avversari di caratura assai modesta incidono negativamente sul giudizio finale.

Il ragazzo mostra delle buone doti tecniche ma esse non abbiano suffragate dalla voglia, dalla cattiveria agonistica e dalla concretezza che i tifosi si aspettano da lui. Inoltre alcune voci di corridoio parlano di difficoltà di inserimento nello spogliatoio,  di alcuni atteggiamenti egoistici non consoni ad un giocatore che ha ancora tutto da dimostrare e di alcuni contrasti con Gattuso nel finale di stagione. Il feeling con San Siro non è scattato ed il confronto col canterano Cutrone è impietoso.

Dato per partente quasi certo nella prima parte della finestra di mercato sembra invece destinato alla permanenza nonostante l'arrivo del Pipita Higuain, un po' per ragioni economiche, ovvero la necessità di non registrare una minusvalenza a bilancio stante l'elevato investimento, un po'  per ragioni tecniche, ovvero la paura di bocciare troppo in fretta un ragazzo definito dall'illustre connazionale Cristiano Ronaldo "il futuro della nazionale portoghese", quando un po' a sorpresa il Siviglia ne annuncia l'acquisto in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato alla cifra di 38 milioni.

La questione lascia aperti vari scenari. Alcuni parlano di una sorta di gentleman agreement fra i due club che renderebbe di fatto l'operazione un prestito con obbligo mascherato, altri di decisa volontà del giocatore di cambiare aria, alcuni invece vedono nella fissazione di un diritto di riscatto così alto la volontà del Milan di impedirne di fatto l'esercizio al club andaluso e non perdere il ragazzo a titolo definitivo.

A mio avviso la situazione e' fluida e molto dipenderà dalla stagione che disputerà a Siviglia e dalla volontà del ragazzo e del suo agente Mendes. L'esordio nella Liga spagnola e' stato da urlo con una tripletta seguita però dalle due partite successive in tono minore. Oggi il gol che ha castigato gli azzurri.

Fatto sta che il Milan deve fare attenzione con il ragazzo. Da un lato la tentazione di rifarsi di quanto speso per un giocatore da molti ritenuto non adatto al calcio italiano e forte ma dall'altro il rischio di bocciare troppo frettolosamente un futuro crack concreto.
Anche qui la tifoseria si divide fra chi lo cederebbe definitivamente senza troppi rimpianti e chi invece riaccoglierebbe a braccia aperte un André rigenerato e maturato dall'esperienza spagnola e pronto finalmente a dimostrare il suo valore.

Io appartengo a questa seconda categoria in quanto ritengo che il ragazzo abbia delle doti tecniche importanti, che eventualmente consentirebbero anche un suo impiego non solo da centravanti puro, e che sia mancata la pazienza nei confronti di un giocatore al primo anno in Italia, in un Milan dove la situazione era tutto fuorché serena, caricato di aspettative per via delll'alta cifra spesa per lui ed in parte anche vittima dei pregiudizi e dell'aura nera che che circondano in Italia la Gestifute ed il suo fondatore Mendes. 

Per me André merita una seconda chance in rossonero, ma il responso definitivo lo dara' come sempre il campo.