In Italia non è facile spiegare alla gente quale sia la differenza tra ciò che può essere considerato "razzista" e ciò che invece è solo un banale "insulto" da stadio o una battuta più o meno riuscita.

Non è facile perché nel 2016 nonostante i Carlton Mayers, le Fiona May i Balotelli, Ogbonna etc. etc. al di fuori dello sport in Italia ancora non è arrivato un uomo di parola, di pensiero che so, un giornalista o più semplicemente un comico di colore a "educare" la gente.

Se ci pensiamo bene in Italia di colore non abbiamo ancora nessun politico, nessun presentatore, nessuno scrittore nessun attore di spicco e questo già basterebbe a spiegare in parte la "scarsa sensibilità" sull'argomento mostrata dai più.
Non è facile parlare di Razzismo da noi perché in Italia su questi argomenti passiamo spesso da un estremo all'altro. Da incolpare i profughi di guerra se si rimane senza lavoro, a non fare multe agli immigrati sul treno per non passare come "razzisti". Da essere i primi (gli unici?) ad aver cancellato il debito pubblico africano e essere gli ultimi per quanto riguarda l'integrazione degli immigrati.

VOLEVO PORRE L'ATTENZIONE SU UNA COSA CHE EVIDENTEMENTE,  NON E' CHIARA A TUTTI

Spesso ho sentito gente lamentarsi del fatto che certi insulti verso giocatori /tifoserie sono più accettati e altri vengono "puniti" al minimo sussurro. Ad esempio recentemente alla radio ho sentito un tifoso sampdoriano lamentarsi del fatto che nessuno venisse punito per i cori contro i tifosi di Genova ("si sente puzza di pesce..."), mentre i cori contro napoletani sono puntualmente segnalati. Oppure salta fuori sempre il "genio" di turno che si chiede perché gridare insulti razzisti ad una persona di colore sia sempre considerato più grave che insultare un giocatore bianco.

PERCHE' SI TENDE A PUNIRE PIU' CERTI TIPI DI CORI PIUTTOSTO CHE ALTRI? 

Per il semplice ma "triste" fatto che certe "categorie" spesso vengono denigrate anche in contesti extra calcistici e sono facilmente "identificabili" nella vita di tutti i giorni fuori dallo stadio. E lo stadio di calcio, non si può considerare un territorio neutro anzi. Lo stadio di calcio, lo sport più popolare da noi, è in realtà una versione in miniatura della società.
Al suo interno ci sono persone ricche, persone povere, famiglie, single, atei credenti impiegati e dirigenti... tutti vanno allo stadio quindi, a differenza di Las Vegas, quello che succede allo stadio NON rimane allo stadio, ma viene portato fuori e quindi dobbiamo iniziare a pretendere che allo stadio la gente sia “educata” e si comporti nello stesso modo che pretendiamo che lo sia al lavoro, per strada, in ufficio o durante un concerto. Perché di tutti gli insulti che si sentono allo stadio, solo quelli verso i giocatori di colore sono ritenuti gravi? L'insulto alle persone di colore rimane quello con conseguenze più gravi e immediate dal punto di vista sociale.

Tu puoi essere ebreo, napoletano, slavo, omosessuale, ma è solo quando sei di colore che la gente lo vede subito anche a 100 metri di distanza e a 100 metri di distanza iniziare a giudicarti e magari prenderti di mira.
Per esempio oggi in italia tu puoi conoscere una persona diventarci amica e solo dopo scoprire che questa ha origini "slave" e boom non hai fatto neanche in tempo ad usare la tua scorta di pregiudizi sulla sua cultura che già se suo amico. La cosa non potrà mai succedere con un ragazzo di colore , ameno che tu non abbia forti problemi di vista! Oppure immaginate una squadra di ragazzini che gioca a pallone in provincia e deve andare in trasferta a giocare per la prima volta dove nessuno li conosce. All'interno di questa squadra ci sono giocatori del nord, del sud, dell'est e anche dei ragazzini di colore. Calcolando che nessuno conosce quella squadra e che siamo in Italia, secondo voi chi inizieranno a insultare quelli della tifoseria di casa prendendo d'esempio le cose che si vedono e si sentono in TV?

E' tutto lì il discorso del "più grave".
Un insulto è sempre grave in quel momento ed è sempre dannoso per qualsiasi "individuo" che si ritiene offeso. Ma certi insulti hanno conseguenze e reazioni a catena più gravi di altri, e per questo c'è più attenzione. Nessun "buonismo" o "moralismo" dietro, solo senso pratico.

Che poi a volte per risolvere certi problemi insormontabili basterebbe solo che la gente, a prescindere dai loro credo ideologici, mostrassero un po' di palle vere, un po' coerenza e onestà intellettuale. Dimostrassero di essere Uomi. Sei razzista? no. Allora certe cose non le fai, punto. Sei razzista? Sì. Allora certi sport non li segui, a maggior ragione se poi la tua squadra si chiama Internazionale.

Ciao a tutti.