Il Coccodrillo nasce al Camp Nou il 24 ottobre 2018 durante una notte di Champions, indossa la maglietta bianca da trasferta dell’Internazionale Milano e ha il numero 77, quello del centrocampista croato Marcelo Brozovic.
La giocata è affascinante perchè è un qualcosa di inaspettato, di mai visto, e Brozovic riesce a trasformare la sua intuizione in una mossa fluida ed elegante ma  sopratutto, il Coccodrillo alla  sua “prima” risulta tremendamente efficace perchè riesce a bloccare un pericoloso rasoterra calciato da Louis Suarez, mica uno qualsiasi.
Attraverso tweet, meme, post e articoli delle testate sportive il Coccodrillo fa il giro del mondo ed è talmente “illuminante” che passa davvero poco tempo perchè entri ufficiosamente in tutti i manuali del “Giuoco del calcio” nel capitolo dedicato alla barriera difensiva.

Eppure come sempre succede, l’insegnamento originale col tempo si modifica, si trasforma in un qualcosa meno “puro”, meno “bello” più “popolare”, a volte fino a stravolgersi completamente.
Osservo i Coccodrilli  in giro per i campi di tutto il mondo e al sentimento di meraviglia si è sostituito quello del disagio, del “cringe” se vogliamo usare un termine più social: giocatori buttati a terra come sacchi di patate e con la visuale coperta, nell’attesa di (non) ricevere una pallonata nelle natiche danno l’idea di ragazzini vittima di bullismo o di qualche gioco stupido della pre-adolescenza che quella di atleti in procinto di immolarsi in imprese sportive “epiche”.

Vi prego, per il decoro di questo Sport e per rispetto anche dei calci di punizione calciati sotto la barriera, un gesto tecnico ora in via d’estinzione, cambiamo le cose e diciamo basta a barriere imbarazzanti.
Potrei anche sbagliarmi ma riflettendoci su, credo che da qualche parte del regolamento già attualmente in uso, possa esserci già da qualche parte codificato il fatto che prima di riprendere il gioco dopo un fallo tutti i giocatori debbano essere in piedi.
Perchè per me è quello il punto della questione.  

I giocatori possono scivolare ma non possono stare sdraiati ad aspettare la palla; se poi nel momento in cui una punizione viene fischiata e/o battuta, il difensore riesce a scivolare abilmente e con tempismo dietro la barriera per intercettare un tiro calciato a rasoterra, tanto  di cappello, perchè è quello il vero “Coccodrillo“ difensivo e meritevole di ammirazione e applausi, gli altri a me paiono tutti insaccati.