Oggi mi trovo tra quelle persone che non sono poi così entusiaste all'idea di una SuperLega MA, non essendo un addetto ai lavori, mi lascio sempre il beneficio del dubbio di non stare capendo molto del grande significato che questa nuova manifestazione potrà avere per l'intero movimento calcistico; ammesso che ce ne sia davvero uno al di là dei miliardi di dollari in ballo. In ogni caso, NON SONO QUA A DIRE COSA SIA GIUSTO O SBAGLIATO solo a raccontarvi di come questa novità della Superlega mi abbia ricordato un'esperienza molto simile che ho già avuto nella mia infanzia e grazie alla quale oggi posso dare qualche spunto di riflessione "laterale" sulla cosa e lanciarmi in qualche previsione. Da bambino, tra gli anni '80 e anni '90 non seguivo il calcio (ho iniziato durante Usa '94) ma ero appassionato di Wrestling. Ora per chi se lo ricorda, gli incontri della allora WWF (Word Wrestling Federation) venivano trasmessi su Italia 1 in seconda serata e durante tutto l'anno  gli incontri di cartello per ogni puntata vedevano affrontarsi tra di loro wrestler muscolosi dai nomi altisonanti contro tizi mollacchiosi dai nomi banalissimi. Al massimo c'era un incontro cloue dove wrestler famosi (ma mai famosissimi) concludevano in bellezza lo show della sera affrontandosi tra di loro. Tuttavia per vedere leggende come Hulk Hogan, Ultimate Warrior o altri semi-dei del ring scontrarsi tra di loro gli bisognava aspettare tutto l'anno quelle "serate speciali": una di queste serate era la famosissima Wrestlemania. Era solo durante serate come Wrestlemania che potevi assistere a incontri sui quali avevi fantasticato per tutto l'anno a volte anche per più anni, e che sapevi già che non avresti più rivisto. Il carico emotivo in quei momenti era altissimo tanto che a distanza di decenni ricordo praticamente tutti gli incontri con emozione Negli anni 2000 dopo un periodo di silenzio assoluto il wrestling è tornato sugli schermi TV italiani con dei format completamente rivoluzionati nei contenuti dove ogni singolo puntata proposta era ricca di sfide per la cintura, colpi di scena a catena e scontri titanici tra wrestler. Fantastico penso!
Il punto è che dopo un inizio di estremo gasamento è anche vero che il nuovo format mi ha stufato immediatamente perchè nell'arco di due anni tutto si è ridotto naturalmente e per forza di cose ad un "già visto". Proprio in considerazione di queste dinamiche il rischio che per i vecchi tifosi, nostalgici come me la Super Lega potrebbe rivelarsi subito nel breve periodo un vero Flop perchè va ad appiattire tutta quella componente emotiva e di hype che si può formare solo durante anni e anni in cui si seguono le vicende della propria squadra e ci si fantastica su. Ma le rivoluzioni si sa, non si fanno mai per le vecchie generazioni ma sopratutto per quelle nuove Come reagiranno quindi i giovani tifosi di calcio?
Oggi viviamo in un mondo che nonostante le restrizioni del Covid, da un certo punto di vista, continua ad andare a 200 km/h, sopratutto per tutto ciò che riguarda l'entertainment. Una cosa che è sulla bocca di tutti per 1-2 settimane può venire tranquillamente rimpiazzata da un'altra e sparire completamente dalla nostra memoria. I ragazzini della nuova generazione, a prescindere dalla loro cultura e luogo di origine, hanno oramai questa tendenza americana ad entusiasmarsi per tutto e dimenticarselo in fretta, vivendo costantemente alla ricerca di hype del momento piuttosto che di storie di vita, percorsi e sostanza.  
Forse per le nuove generazioni di tifosi una super Lega che promette spettacolo e scontri titanici dalla prima all'ultima partita potrebbe essere sicuramente più funzionale, ma quanto durerà la passione? I tifosi europei alla lunga saranno davvero come i tifosi americani?

Non so ancora se eventualmente seguirò la Superlega, rimarrò fedele alle competizioni tradizionali o abbandonerò il calcio tifato. Come tifoso interista e italiano sono contento di essermi goduto la Golden Age del calcio e tra 5 maggio, triplete e mondiali vinti e persi ai rigori, da tifoso credo di aver coperto una gamma soddisfacente di esperienze e di emozioni, quindi anche se il calcio dovesse cambiare in un modo che a me non piace, tutto sommato avrei pochi rimpianti.
Largo ai giovani!