Non scorderà mai quel fantasco pomeriggio di ormai 14 anni fa. Un 'impresa mitica oltre che mistica. I cartoni erano praticamente certi di vincere quello scudetto a mani basse, poi, dopo una rincorsa entusiasmante accadde l'imponderabile. A Roma contro la Lazio, società gemellata, si presentarono migliaia di prescritti pronti a sparare i trik trak e sventolare le loro bandiere vuote. Il pomeriggio era caldo e i giocatori laziali non avevano neanche molta voglia. Nesta, in più di un occasione, si scostò per permettere agli attaccanti cartonati di andare in porta. Ma lo psicodramma era ormai dietro l'angolo. Le nostre barzellette riuscirono a perdere una partita già vinta. Due immagini indelebili: le lacrime di Ronaldo in panca e quelle di Materazzi mentre chiedeva ai difensori della Lazio di farli vincere. Nessuna cupola, nessun arbitro. La più grande debacle che il calcio italiano ricordi. Quella era l'Internazionale in quegli anni. Quella partita è l'emblema di un fallimento societario, tecnico, professionale e umano. Milioni gettati nel cesso fino a che la Farsa non gli ha permesso di vincere in solitudine per qualche anno. La storia è questa. La storia li ha riportati dove sempre sono stati, perdenti e cartonati. Noi siamo la Juve! Tearsof5may