Nonostante il campionato sia da tempo morto e sepolto. Nonostante l'altro calcio milanese, romano e napoletano, mai come quest'anno, abbia fallito ancora una volta la marcia di avvicinamento alla corazzata bianconera, il M.A. I. (movimento antijuventino italiano) continua a non darsi per vinto, e nell'improvvido tentativo di coprire i fallimenti delle proprie società, solleva il solito polverone antijuventino di fine campionato. 

Cercano, in modo ridicolo, di far passare il messaggio che la Juve vinca da otto anni, dopo essere risorta dalle ceneri della più grande farsa della storia, grazie all'aiuto degli arbitri e non per manifesta superiorità societaria e tecnica.

Il nulla e la mala gestio che regna in tutte le altre società di serie A, le quali dovrebbero contenderle il primato, è solare... ma nel dubbio, invece di mettere la polvere sotto un tappeto cinese, meglio utilizzarla per sollevare inconsistenti polveroni antijuventi e spostare l'attenzione altrove.

Alcune brevi considerazioni potranno riportare i fatti alla loro drammatica realtà (per gli altri ovviamente).
Partiamo da un presupposto. Quest'anno, fino alla partita col Milan, la Juve, rispetto alla scorsa stagione, ha segnato ben otto reti in meno.  Higuain alla 30a aveva fatto 15 goal (CR7 19). Quindi, almeno in campionato, il "mostro" pare abbia avuto un impatto normale. Ma del resto, lo abbiamo preso per altro. 
Questo dato, ma si potrebbe aggiungere anche che sono pochissime le partite in cui abbiamo espresso un calcio decente, dimostra che la stagione in corso non è certamente tra le nostre migliori in assoluto. 

E allora cosa è successo?
L'altro calcio Napulé  -21 (basterebbe questo dato a suggerrire un dignitoso silenzio).
Il nostro CR7 è Ancelotti!
Peccato che al momento, l'altro Messi, ovvero Sarri, alla 31a giornata della stagione precedente aveva fatto più punti (se tutto va bene una decina in più), segnato più goal e subito meno reti.
I numeri sono impietosi. Pertanto, a meno che il buon Carletto non porti a casa l'Europa Legue, pare incontrovertibile il fallimento.

L'altro calcio milanese:
Inter - 28 (basterebbe questo dato a suggerrire un dignitoso silenzio).
Eh no... quest'anno l'Inter è la vera antagonista della Juve! La rosa è al livello di quella bianconera. Suning è ormai sulla strada giusta per far tornare i nerazzurri tra le grandi d'Europa!
Il brutto pastistaccio della storia del sig. Nara, è lì a far capire a tutti il motivo per il quale, fin dall'epoca dell'uomo dallo smoking intonso, da quelle parti fanno ridere come nessuno mai nella storia del nostro calcio. Semplicemente ridicoli. Fuori da tutto già a gennaio, e di nuovo a contendersi un posto in Champions non per propri meriti, ma semplicemente perché c'è chi fa peggio di loro.

Milan - 32 (basterebbe questo dato a suggerrire un dignitoso silenzio).
Un tempo erano la prima squadra di Milano. Purtroppo, ormai, l'unico obiettivo che perseguono da anni è quello di superare i cugini in figuracce e fallimenti.

Passando da un fantomatico personaggio che decise di disfarsi di quasi 500 ml per poi sparire, per arrivare a Mirabelli/Fassone, quelli che "Ronaldo lo avevamo preso noi", finalmente, nella stagione in corso, pareva che avessero trovato la quadra.  
Ed invece, il Pepita fa le bizze, e a gennaio, nonostante fair play finanziario e dintorni, sono costretti a spendere una barca di soldi per prendere due giocatori veri. Tuttavia, non si sa se riusciranno a sentire ancora una volta quella musichetta che molti piccoli milanisti non conoscono nemmeno.
Eeeehhh.. .ma ne abbiamo 7... diceva mio nonno, quando si vantava dei sui trascorsi amorosi. Malinconici!!

Poi, arriva la partita di ieri, e si rendono conto che la nostra terza scelta in panchina di 19 anni, che non ci è costata un euro, è già più forte del loro titolare. Allora, invece di mettersi pazientemente una mano sulla coscienza, meglio andare in TV a piangere come un De Laurentiis qualsiasi, dimenticando di citare:

1. Mancata espulsione di Musacchio per secondo giallo.

2. Goal Annullato a Kean, per discesa dello spirito santo.

3. Due pericolossissime punizioni dal limite inventate. 

E no, l'arbitro a fatto schifo... ma come sempre a senso unico!!
Poveretti.

L'altro calcio romano (s.v.). 
Insomma che altro dire. Var o non Var, arbitri o non arbitri... forse sarebbe il caso che l'altro calcio italiano pensasse seriamente al perché sono otto anni che fanno ridere il globo pallonaro, gettano fior di quattrini (tranne il Napoli in verità, che preferisce gli attivi di bilancio ai successi sportivi), senza vincere una mazza... invece di arrovellarsi, come fecero i loro dirigenti nel 2006, nel tentatvo di trovare un modo alternativo di farci fuori che non sia il campo.

Fino alla finale e oltre...