Il campionato italiano volge al termine, segnando definitivamente il dominio assoluto della FC Juventus sul calcio nostrano.
Il torneo è stato avvincente, sia per la capacità del Napoli di tenere il passo della corazzata biancone fino agli inizi di maggio - con un colpo di coda nello scontro diretto a Torino - e sia per l’incapacità dello staff tecnico della Juve di arrivare al top della condizione nel periodo clou della stagione, nonostante, per tutto l’anno, il mantra sia stato che si giocava male nei mesi iniziali per arrivare in forma nei momenti decisivi della stagione.
Nelle ultime gare di campionato, entrambe le contendenti erano chiaramente in deficit di ossigeno e di energie mentali. Se ciò è comprensibile nel caso dei partenopei, costretti a giocare sempre con gli stessi undici per l’integralismo cieco del suo allenatore nonché per il braccio corto del suo presidente, lo è molto meno per la Juventus, attrezzata ad inizio stagione di una rosa che le consentisse di poter competere su tutti i fronti fino all’ultimo.
Cionondimeno, alla lunga, la migliore panchina dei bianconeri - oltre l’insipienza di chi ha pensato di avere il titolo in mano, nonostante fosse ancore ad un punto dalla vetta - unitamente ad una buona dose di fortuna, hanno consentito alla Juve di portarsi a casa lo scudetto del MITO.

Questo bellissimo campionato, reso tale anche dagli scontri per la retrocessione e da quelli per la qualificazione in Champions, meriterebbe di essere celebrato da tutti i contendenti con riconoscimenti reciproci. Invece, nel silenzio sconcertante e generale dei cronisti e dei commentatori proni al bel gioco che nulla vince, abbiamo appreso all’improvviso che il nostro vate del gioco champagne è convinto di aver perso il campionato in Hotel e non sul campo da gioco.

Sarebbe stato sufficiente fargli notare che da inizio marzo, e precisamente a partire dalla clamorosa sconfitta in casa contro la Roma (03/03), la sua squadra ha inanellato una serie costante di prestazioni incolori: passate per i pareggi contro le mediocri milanesi e culminate nel pareggio contro il Sassuolo. Per concludersi, almeno fino al 70’’ del secondo tempo, nel corso del match in casa contro l’Udinese (una delle peggiori squadre del campionato), allorché, complice le notizie che provenivano da Crotone, gli uomini di Sarri hanno recuperato solo negli ultimi venti minuti un scontro che gli aveva visti andare sotto ben due volte.
Ma come sempre, i nostri commentatori e il mondo antijuventino hanno lasciato che la tesi bislacca dell’allenatore del Napoli passasse immacolata agli onori della cronaca, sovvertendo, come sempre, il dato fattuale.
E a proposito di dati fattuali, occorre altresì rimarcare che secondo la speciale classifica tenuta da calciomercato.com, relativa ai favori e ai torti arbitrali subiti dalle squadre durante il torneo che volge al termine, il Napoli è ai primissimi posti, mentre la Juve è tra le ultime.

Last but not least, gli avversari dei bianconeri, avrebbero tranquillamente potuto mettere in seria difficoltà la squadra campione d’Italia se avessero vinto tutte le partite successive al famigerato match di San Siro. C’era solo un punto di differenza e la Juve era attesa all’Olimpico da una Roma che, qualora il torneo fosse stato ancora aperto, non avrebbe lesinato impegno e furore sapendo di poter fare uno sgambetto agli odiati juventini.

E allora: di COSA STIAMO PARLANDO!!!
Non si rendono conto i napoletani che con questo modo di fare e di pensare rovinano la splendida stagione della loro squadra??
È mai possibile che un tecnico esperto e intelligente come Sarri, nel surrettizio tentativo di alimentare il sentimento di popolare dei propri tifosi, sia incapace di riconoscere la superiorità dell’avversario??
Non era lui che per tutto l’anno sosteneva che il Napoli correva per il secondo posto perché inferiore per fatturato e rosa alla Juve?
Ed infine, anche alla luce della finale di Europa League di ieri, dopo aver abbandonato malamente tutte le competizioni europee per concentrarsi sul campionato, con che coraggio il nostro accampa ancora scuse, e per di più scuse assolutamente ridicole.

Il primo torneo dell’era VAR è bianconero.
La tecnologia che a detta degli antijuventi militanti doveva certificare l’illegittimità di tutte le vittorie del passato (ovviamente solo quelle della Juve) perché quest’anno avrebbe certamente vinto l’outsider Napoli – osannato, spinto, glorificato, santificato per tutta la stagione dai media e commentatori di ogni risma – ha invece definitivamente decretato che in Italia esiste un’unica grande e gloriosa squadra.

NOI SIAMO LA JUVEN7US!