FASSONE E MIRABELLI - I due dirigenti sono gli unici fino ad oggi che a mio parere hanno avuto il coraggio di cambiare, di voltare pagina e di abbandonare quel Milan buio gestito in maniera discutibile negli ultimi anni.
Con 11 acquisti (9 dei quali potenziali titolari), i due dirigenti hanno dimostrato di aver voglia e possibilità di cambiare, con la speranza di riuscire a centrare un posto tra i primi quattro e di conseguenza (ri)tornare in Champions League, quella competizione che manca da troppo tempo al Milan.

A mio avviso il mercato condotto da Fassone e Mirabelli è stato perfetto per gettare le basi di una futura squadra di campioni (se le premesse verranno rispettate) e fra 3-4 anni, se tutto andrà per il meglio come i milanisti si augurano, solamente due-tre giocatori dell'attuale rosa (a meno di esplosioni clamorose) potranno essere titolari in una squadra che lotterà per grandi palcoscenici . Però gli acquisti fatti servono come il pane per centrare l'obiettivo minimo, e per la rosa che abbiamo dobbiamo e possiamo riuscirci, a patto che venga cambiato ancora qualcosa (e non con il mercato).

IL MODULO - Montella ha dimostrato di essere affezionato al 4-3-3, modulo che l'anno scorso è stato quasi sempre proposto ad eccezione di alcune partite in cui c'erano delle emergenze per vari motivi.
Quest'anno l'allenatore campano per le prime 7 partite ha continuato a usare il 4-3-3 come modulo, commettendo secondo me un grosso errore, come dimostrano le partite contro Lazio e Cagliari, che anche se ci vede vincitori abbiamo giocato molto male. 
Mi spiego: lo scorso anno gli uomini che il mister aveva a disposizione erano sicuramente di qualità inferiore rispetto a quelli di quest'anno, ma molto più adatti a giocare in un 4-3-3: Deulofeu per caratteristiche era veloce, capace di saltare l'uomo e perfetto contropiedista, un po' il complemento di Suso; Pasalic era quel centrocampista di inserimento che garantiva gol e in varie occasioni faceva quasi il trequartista aggunto; Niang nella prima parte di stagione ha fatto un po' quello che poi ha fatto (meglio) Deulofeu da Gennaio a Maggio.
Insomma, l'anno scorso c'erano giocatori con caratteristiche che mancano oggi nell'organico di Montella.
Non dico che la squadra sia incompleta, anzi, ma vorrei sottolineare il fatto che gli acquisti fatti hanno caratteristiche molto diverse rispetto a quelli dell'anno scorso e sono più adatti a giocare in un modulo con una difesa a 3: Kalinic aiuta molto di più la manovra rispetto a Bacca; Calhanoglu non è Deulofeu, ma molto più trequartista e dotato di visione di gioco maggiore; Bonucci è quel difensore-regista che mancava l'anno scorso per provare la difesa a 3; Conti e Rodriguez sono terzini di spinta e, soprattutto il secondo, di inserimento, che se schierati esterni in un centrocampo a 4/5 possono fare veramente bene; André Silva sarebbe, secondo me, perfetto come seconda punta in un attacco a due, pronto a fornire assist e ad aprire spazi per la prima punta.

Insomma, Montella deve avere il coraggio di provare un nuovo modulo (che non ho esplicitato), più adatto ai giocatori a disposizione. Deve avere il coraggio di cambiare, seguendo l'esempio dei suoi dirigenti.