Josef K. una mattina viene arrestato senza un motivo; non sa con chi prendersela: decide di affiancarsi delle persone a lui fedeli per aiutarlo ad uscire dalla sgradevole situazione creatasi, ma uno dopo l’altro tradiscono la sua fiducia, a partire dal suo avvocato. Alla fine Josef K. viene ucciso in una fossa dalla polizia, senza aver mai saputo il motivo del suo arresto.

Franz Kafka ci aveva visto lungo quando, nel 1925, aveva pubblicato il romanzo capolavoro “Il Processo”, che purtroppo al giorno d’oggi vede un altro protagonista: i tifosi rossoneri.
Ormai non sappiamo più a cosa aggrapparci per manifestare la nostra rabbia e coinvolgiamo persone che non hanno nessuna colpa all’interno del polverone che si sta portando via il Milan, a cominciare dai giornalisti, passando per i dirigenti e l’allenatore (sì proprio Gattuso, colui che ci ha risollevati) finendo con l’UEFA.
Ma i colpevoli di questa faccenda, che passerà di certo alla storia come la più drammatica dei rossoneri, sono soltanto due: Yonghong Li e Silvio Berlusconi.
I nomi e i cognomi ci sono, gli affari e le intenzioni che li coinvolgono dietro le quinte un po’ meno. Oggi, a meno di ulteriori rinvii, ci sarà la sentenza UEFA, ed escludendo sorprese, dovrebbe esserci un anno di squalifica dalle coppe europee con una multa immediata di 30 milioni di euro. Un’ultima ora, da fonti affidabili, svela che l’UEFA sta temporeggiando perché se il Milan nelle prossime ore dovesse cambiare proprietà, la sentenza sarebbe più morbida.
A questo punto è evidente come il nostro Presidente, chiunque riconosciate con questo termine, non abbia un briciolo di interesse nel salvaguardare il brand Milan e i tifosi, che sono la vittima di un reato portato avanti da più complici, sui quali sorgono vari dubbi: Silvio B. è in realtà ancora in gioco? Perché Yonghong Li non vende? Come ha fatto il Presidente cinese a comprare una squadra spendendo quasi quanto il suo patrimonio? Perché Li tira puntualmente fuori all’ultimo il coniglio dal cilindro salvandosi sempre? Ma, soprattutto, chi gliel’ha fatto fare di comprarsi il milan? È ormai chiaro che a queste e ad altre domande non avremo forse mai delle risposte. Proprio per questo ogni tifoso, un po’ come ha fatto Josef K., sta cercando un appiglio nelle persone estranee ai fatti che sembrano ispirare più fiducia, ma che alla fine deludono. 
E se l’UEFA sta svolgendo il suo lavoro, i giornalisti pure e i dirigenti anche, gli unici contro i quali dovremmo spendere energie  sono Loro 2. Poi, che Fassone avrebbe dovuto essere più chiaro con i tifosi, che l’UEFA avrebbe dovuto stare più nel suo campo e che chi si occupa di narrare questa vicenda avrebbe dovuto usare più cautela, può essere condivisibile, ma questi sono problemi secondari. Sicuramente, e penso che tutti i tifosi, Pro Li o Anti Li, siano d’accordo, fa male vedere svanirsi il sogno di avere un presidente ultra miliardario con un piano ben definito e con delle idee e capacità imprenditoriali ben note per colpa della mitomania di un cinese che guarda solo ai propri interessi (e ci mancherebbe, questo sarebbe lecito, se solo fosse lontanamente raggiungibile). Fa male anche vedere l’Europa League con la Fiorentina al posto del Milan, perché nonostante in molti snobbino la competizione, è l’obiettivo che i ragazzi e Gattuso hanno raggiunto con fatica all’ultima giornata di campionato.
E quindi, invece di prendersela con l’UEFA, bisogna riconoscere la causa di tutto ciò nell’opacità dell’uomo che sta rovinando tutto, persino quanto costruito dai suoi dirigenti. Infine fa male, forse più di tutto, non sapere cosa accadrà domani alla propria squadra, se essa rinascerà o cadrà ancora più in basso assieme al suo Padrone.

In mezzo a questo mare di incertezze bisogna solo sperare che la nostra fine non sia come quella di Josef K.: affossati senza una colpa da chi invece dovrebbe cautelarci, perché se i più strenui sostenitori del Presidente sono passati dal torto alla ragione (cambiando idea) in pochi mesi, un motivo ci sarà.