Dovevano essere due colpi strepitosi del mercato estivo juventino, gli ennesimi gioielli portati a casa dalla coppia vincente Marotta-Paratici, ma invece, per un motivo o per un altro, sono sfumati entrambi. Per fortuna, a quanto pare.

Il caso più eclatante è stato senza dubbio quello che ha riguardato il giovane attaccante ceco Patrick Schick, a tutti gli effetti bianconero fino alle fatali visite mediche svolte al J-Medical. L'affare da circa 30 milioni avrebbe dovuto condurre il talento ex Samp alla corte di Allegri, che avrebbe potuto usufruire così della sua tecnica cristallina per molti anni, considerata l'età della punta. Tutto fatto, poi l'incredibile intoppo: Schick ha problemi cardiaci! Nulla di serio, fortunatamente, ma una spada di Damocle a pendere sulla testa del giocatore, al quale era stata riscontrata un'aritmia definita da stress.

Un mese di relax, giocatore guarito ma un enorme punto di domanda: come protrebbe reagire il fisico di Patrick in seguito ai numerosissimi e importantissimi impegni che la Juventus è chiamata ad onorare durante tutta la stagione? Una domanda che i dirigenti bianconeri si sono posti e, dopo altre analisi del caso, hanno deciso di abdicare e lasciar libero il ceco. Su di lui, come due cani con un solo osso a disposizione, Inter e Roma, coi giallorossi più abili ad aggiudicarsi la preda a suon di milioni: sono oltre 40 quelli sborsati alla Sampdoria, per la gioia di Ferrero che avrà festeggiato con tanto di sciarpa blucerchiata in testa.

Preparazione saltata, ritardo di condizione e conseguenti turbe muscolari: fino ad oggi Schick ha in tutto disputato 15 minuti. L'ultimo acciacco, rimediato nelle ultime ore, non gli consentirà di essere impiegato in Champions e forse lo costringerà anche a saltare qualche altra gara di campionato. Ragazzo sfortunato (a cui vanno i migliori auguri per un ritorno ad alti livelli), ma situazione prevedibile.

Diametralmente diversa la questione Keita, che ormai rappresentava un peso nello spogliatoio della Lazio, club col quale era anche in scadenza di contratto. Il senegalese dal passaporto spagnolo aveva espresso chiaramente la sua preferenza, ma le richieste di Lotito sono state definite assurde dagli addetti ai lavori bianconeri. Punto e a capo, l'affare non si fa. La provvidenza volle il Monaco a tuffarsi sul giocatore, con le tasche piene dei danari sborsati dallo sceicco per prelevare Mbappè dal Principato e trasferirlo a Parigi. 

Sul piatto 30 milioni, Lotito contento e il giocatore in Francia, alla corte di Jardim che coi giovani si è sempre dimostrato abile e Mbappè ne è prova tangibile. Fatto sta che, fino ad ora, Keita si è rivelato un semi-flop: 8 presenze tra campionato e coppe, con 2 sole reti in una Ligue 1 dal livello tecnico davvero basso. 

Così, due possibili crack di mercato, si stanno trasformando in due clamorosi bluff, alla faccia dei beceri che hanno per mesi contestato l'operato di Marotta e Paratici, dimenticando il loro acre lavoro che è valso a portare la Juventus a dei livelli fino a poco tempo fa impensabili.