Un tema delicatissimo, che merita rispetto e va trattato con la massima accuratezza. Chiudere gli occhi di fronte a certe accuse è davvero impossibile. Sono esattamente le ore 18.50, quando su Twitter scoppia la bomba: ad innescarla, il noto giornalista Maurizio Pistocchi, ormai ai margini dei palinsesti Mediaset.

Il suo tweet è deciso, non lascia scampo ad interpretazioni e ha come allegato il testo di un sms che lui stesso dice di aver ricevuto da una collega che lavora in Rai. Fate bene attenzione, Pistocchi non svela il nome del giornalista accusato di molestie, ma fa riferimenti che ne indicano chiaramente la strada.

"Ci sono “colleghi” con più capelli che cervello che continuano a dare lezioni, ma dalla RAI le colleghe mi scrivono queste cose di lui".  E' questo il disarmante tweet lanciato da Pistocchi, che, forse con eccessiva superficialità, lancia una grave ed infamante accusa, omettendo sì il nome del presunto molestatore, ma, di fatto, facendolo intuire senza troppi sforzi.

A questa affermazione, l'opinionista Mediaset allega l'immagine di un sms, il quale recita testualmente: "Si meschino, presuntuoso, tutto il mondo gira intorno a lui. Volgare, offensivo, maleducato, ed importuna. Prende in odio tutte le persone che non si fanno mettere le mani addosso da lui o che non lo trattano come un Dio. Porta pure sfiga, come tutte le persone negative. Veramente una bruttissima persona".

Parole gravissime che, trovassero riscontro, potrebbero far esplodere un "caso molestie" in Rai, ma che, qualora non fossero vere, potrebbero portare i diretti interessati ad un confronto in tribunale. Non si tratta di uno scherzo, di uno sfottò o di una marachella, la molestia è un reato spregevole e squallido che va punito; inoltre, l'eventuale "carnefice" andrebbe immediatamente allontanato dalla Redazione Rai e radiato dall'Ordine dei Giornalisti.

Abbia dunque il coraggio adesso Pistocchi di palesare il nome del collega coinvolto, così da impedire che queste azioni possano ripetersi e, allo stesso tempo, permettere a chi di dovere di intraprendere le dovute azioni nei confronti del presunto molestatore.