Ci siamo, il momento è catartico, come direbbe qualcuno, ma di fatto la Juventus si trova ad un bivio, uno dei primi di questa stagione. Se una debacle potrebbe non compromettere quasi nulla dal punto di vista puramente numerico, un'altra legnata, dopo quella rimediata al Marassi, potrebbe decretare il KO tecnico definitivo alla Vecchia Signora.

Le prestazione opache, insulse, inaccettabili sono ormai un deja-vu consumato dai tifosi bianconeri, i quali sembrano esser stufi di queste abitudini e non riescono a capacitarsi sul perchè non si riesca, ormai da mesi, ad imbastire una manovra degna di esser definita tale. Le risposte son sempre le stesse: troveremo la forma adeguata verso marzo. Quindi bisogna rassegnarsi? Non si potrebbe compiere qualche passetto in avanti, attendendo con ansia quella fatidica data, in cui, come per miracolo, il brutto anatroccolo si trasformerà in un maestoso cigno?

Sarebbe innanzitutto opportuno, a tal fine, rivoluzionare parzialmente la solita, e ormai recepita dagli avversari, prassi di gioco; il centrocampo a due non regge se entrambi gli interpreti non sono in piena forma e, nonostante le smentite di Allegri, Khedira soprattutto, ma anche lo stesso Pjanic, non sembrano godere di una condizione tale da poter dare garanzie in questo senso. 

Passo primo, dunque, infoltire la mediana, con l'apporto costante e certo di Blaise Matuidi e col recupero di Claudio Marchisio, senza però scordarci di Rodrigo Bentancur, che di colpo pare esser stato introdotto, inspiegabilmente, nel dimenticatoio.

Se il centrocampo a tre pare esser ritornato nei pensieri del tecnico, c'è da occuparsi della questione offensiva; il modulo con i tre dietro ad Higuain non riesce più a fornire l'apporto che invece ha caratterizzato la marcia più spedita nella stagione scorsa. Necessario, fondamentale una modifica che potrebbe giovare anche alle doti da spietato finalizzatore del Pipita, il quale, smaltiti carichi di lavoro e turbe mentali, è tornato ad essere quel che tutti conoscevamo. Due trequartisti dalla caratteristiche diverse, ma entrambi in grado di fornire assist al bacio al terminale offensivo, potrebbero rivelarsi la scelta migliore.

E qui i nomi si sprecano, in quanto tutti i calciatori a disposizione di Allegri in questo ruolo possono vantare qualità eccellenti; sta all'allenatore capire chi sta meglio dal lato psico-fisico e chi invece si sposa in maniera più consona con l'avversario da affrontare.

Dybala appare esser in fase calante, sia in campo ma soprattutto fuori, anche a fronte di quella esternazione su di un suo possibile addio che, per quanto palese potesse apparire, sarebbe stato opportuno forse risparmiare in attesa di un momento più sereno in cui esporla al grande pubblico. Aggiungiamo a questa uscita infelice anche il nervosismo degli ultimi tempi e qualche atteggiamento non proprio da grande campione e la frittata è fatta. Un altro turno di riposo potrebbe aiutare la Joya a ritrovar se stesso ed anche le motivazioni che, ultimamente, sembrano esser state smarrite.

Con Bernardeschi out per guai fisici, le porte della trequarti si aprono all'impiego di Douglas Costa, il quale, tralasciando quale sprazzo d'alta tecnica, non ha ancora lasciato il segno in bianconero. Quale occasione migliore che la partita col Barcellona per ribadire a tutti, specialmente ai tifosi che lo sostengono, il perchè di una spesa così importante per il suo ingaggio? Il brasiliano, insieme a Cuadrado, potrebbero formare la coppia di funamboli, in grado di scardinare la linea arretrata blaugrana, da schierare dietro Higuain.

Ma questa è solo la mia teoria, perchè son certo che difficilmente Allegri non si avvarrà dei suoi pupilli Mandzukic e Khedira, i quali, anche in condizioni precarie, vengono sistematicamente inseriti nell'undici di partenza, anche a costo di compromettere l'intero svolgimento della gara da parte della squadra. In modo particolare, il croato pare esser ormai dominante dal punto di vista caratteriale e quasi incutere timore nei confronti del tecnico che, inspiegabilmente, lo schiera sempre titolare e ne tesse le lodi anche quando non strettamente necessario. 

Non ci resta che aspettare e sperare in un risultato positivo, che garantirebbe il passaggio del turno alla Juventus e che, di conseguenza, riporterebbe il morale a livelli accettabili, dando così una definitiva svolta, magari anche tattica, a questa, fino ad ora, stagione a fasi alterne.