E adesso non resta che attendere. Non lo diciamo noi, o quanto meno non solo noi. È stato il diretto interessato a pubblicare sui social, martedì della scorsa settimana, un post criptico solo per un lettore disattento: "Tic toc, tic toc", corredato da un suo primo piano con sguardo a metà tra il cattivo e il concentrato. Zlatan Ibrahimovic ha scelto di raccontare al mondo in questo modo l'avvicinarsi dell'Ibra-tris in rossonero. Ormai i dubbi non sono più "se", ma "quando". E questa sosta parrebbe cucita su misura per l'ufficialità del terzo matrimonio col Diavolo: lunga e piena di pensieri e dolori per i rossoneri.
Ibra tornerebbe proprio per curarli, no?

DIALOGO —  Ora come ora siamo rimasti al recente incontro con Cardinale a Milano del 6 novembre, ovvero la vigilia della grande partita contro il Psg. Zlatan e il numero uno di RedBird si sono visti in hotel, bissando il primo faccia a faccia datato 19 settembre. Allora si era trattato di un primo appuntamento esplorativo, essenzialmente in modo da capire i margini di manovra per un possibile accordo. La settimana scorsa, invece, le parti sono andate dritte al punto, confrontandosi in particolare sul ruolo da assegnare allo svedese. Punto focale, questo. Sicuramente più dell'aspetto economico. Va ricordato che tra i due incontri con Cardinale, Ibra si era visto più volte anche con l'a.d. Furlani, proprio nell'ottica di un dialogo che mano a mano avvicinasse le esigenze del club e di Z

VITA DIVERSA—  Col passare dei giorni ha così preso sempre più corpo e forma un incarico direttamente riconducibile alla proprietà. Alla figura di Cardinale. Una sorta di consulente personale, un advisor del numero uno di RedBird. Un ruolo che avevamo già avuto modo di anticipare e raccontare come il più adatto, fra i vari ipotizzati. Anche perché poi è emerso un retroscena che conferma l'orientamento verso il quale si era diretto Ibra. Lo svedese infatti a proprietà e dirigenza avrebbe detto di non voler rivestire un ruolo di campo "puro". In altre parole Zlatan non intende trascorrere le giornate a Milanello, dividendosi tra bordo campo, spogliatoi e colloqui con i giocatori. O meglio: ci sarebbe anche questo, sicuramente, ma non sarebbe la sua attività esclusiva. A chi lo conosce bene Ibra ha spiegato di voler cambiare tipo di vita calcistica, rendendola diversa da quella fatta per tanti anni. Ha raccontato di voler imparare a cucirsi addosso una carriera "internazionale", di ampio respiro, e non soltanto all'interno dei confini di Milanello

TASSELLI—  Da qui a prendere in considerazione l'idea di fare da consulente a Cardinale, il passo è stato breve. Un ruolo in realtà ancora da definire nella denominazione e nel perimetro d'azione, ma la direzione è questa. Anche perché dal club hanno ripetuto più volte che per lo svedese non sono previste poltrone in termini strettamente dirigenziali all'interno dell'organigramma societario.
Insomma, tutti i tasselli starebbero andando al loro posto e d'altra parte il lancio Ansa di giovedì scorso parlava molto chiaramente: colloqui molto positivi, dettagli da perfezionare, annuncio non imminente ma accordo vicino.

 

Marco,11 anni

 

 ..e