Benjamin Pavard tiene con il fiato sospeso Inzaghi e i tifosi dell'Inter. Dopo la mezzora del primo tempo, in seguito a un contatto in area con Lookman, il ginocchio sinistro del francese ha avuto un trauma. L'ex Bayern Monaco ha urlato dal dolore e i compagni hanno immediatamente chiesto la sostituzione. Pavard ha provato a rientrare in campo, ma ha dovuto alzare bandiera bianca: al suo posto è entrato Darmian che, con un bell'inserimento, si è preso il calcio di rigore dell'1-0.

IL RISCHIO E GLI SCENARI—  Il francese è tornato negli spogliatoi in barella, ma poi è uscito con un tutore al ginocchio e ha esultato sia per la rete di Calhanoglu dagli undici metri sia al termine della sfida, sotto il settore riservato ai sostenitori interisti. In quest'ultima occasione ha mostrato anche il pollice per rassicurarli sulle sue condizioni di salute.
In realtà l'entità dell'infortunio sarà chiarita solo dopo gli esami strumentali che saranno effettuati nelle prossime ore. Se si tratterà di una sublussazione (cioè della perdita parziale dei rapporti articolari tra femore e rotula) il problema sarà di minor conto. Se viceversa si tratterà di una lussazione vera e propria (cioè perdita totale del rapporto articolare), ci sarà anche una lesione del legamento alare e il problema sarà più complicato. Anche in quest'ultimo caso però è molto probabile che si opti per il trattamento conservativo (o terapia conservativa). I tempi comunque potrebbero essere lunghi: diciamo 6-8 settimane e dunque probabile arrivederci al 2024. L'intervento chirurgico è possibile solo se la situazione del ginocchio sarà "compromessa" e in questo caso lo stop sarebbe di mesi, non di settiman

ANSIA INZAGHI—  Il tecnico dopo il 90' è sembrato preoccupato: "Bisogna aspettare un attimo perché la rotula è uscita e rientrata. I dottori l'hanno rimessa a posto, ma penso che per un po' di tempo lo perderemo.
Ha festeggiato con i compagni dopo l'1-0? Era appena uscito... Un qualcosina però credo ci sia stato per lui. Quando è tornato in panchina non sentiva tanto dolore, ma un po' di preoccupazione c'è. Capiremo nei prosismi giorni"

 

 

Marco,11 anni