Sarò parecchio breve, perché non analizzerò nulla, come invece ho sempre fatto nei miei altri scritti sul mio profilo. Questa sarà semplicemente una piccola lettera a me stesso, nel quale provo a spiegare il perché salterò la visione di questi mondiali, probabilmente i più parlati di tutti i tempo, sia positivamente che non. Mi metto nei panni di una persona indecisa nel guardare i Mondiali e passare le giornate a fare altro e traggo la mia conclusione, che non ha alcun obiettivo propedeutico e costrittivo, bensì solamente informativo.

Dopo dodici anni le prime turbolenze, quando il Qatar ha vinto il sorteggio dell'ospitalità dei Mondiali dell'anno 2022 sopra gli Stati Uniti. Corruzione sarà la parola più usata per descrivere l'arco di tempo partendo dal 2010 fino al giorno 19 Novembre 2022, giorno che sancirà lo stop a tutte le polemiche e il via all'intrattenimento anestetizzante del pubblico che, fino a pochissimo tempo prima, sventolava bandiere. Per generalizzare, sembra di vivere in una simulazione, dove viene inscenato un piccolo spettacolo di burattini, gestito ovviamente dai vertici di questo processo di corruzione. 
Questo piccolo preambolo non è per spiegare tuttavia il mio motivo di boicottare i Mondiali, ma come detto, mi voglio mettere nella mente di qualcuno indeciso tra le due strade, che conosce qualche dietro le quinte. Solo pensare tutte le edizioni e paragonarle con quelle in Qatar è un punto, non solo per quanto riguarda l'importanza della squadra qatariota nel panorama internazionale, ma anche il giro di denaro che oramai ha reso il nostro campo da gioco di colore dorato. Pensare che si gioca per qualche spicciolo in più e non per la vera essenza del calcio fa perdere un po' il significato della parola "tifo", la parola "amore per una squadra". 
Come ultimo punto, entra in campo, o meglio entrano, tutti quei nomi che hanno sacrificato il loro respiro pur di far divertire quei ragazzi che guardano le partite di calcio del Mondiale. Tutti nomi che, ripeto e nessuno può negarlo, non sentiremo più dopo il 19 Novembre, e anzi, forse è già stato un miracolo essere venuti a galla di questa scoperta tragica. Questo fatto si ricollega a ciò che ho detto prima e le parole di Gianni Infantino, il Presidente della FIFA, pronunciate poche ore prima del calcio d'inizio ordito dall'arbitro Orsato tra Qatar e Ecuador: da "Oggi mi sento qatariota, arabo, un lavoratore edile, africano, gay, disabile..." a "Prendetevela con me se volete cercare un capro espiatorio, non il governo del Qatar".

Non concludo, voglio che le sue parole siano la fine di questa mia lettera, che sì, potrebbe scatenare qualche polemica, ma volevo dare spazio alla mia opinione, ripeto solo a puro scopo informativo.
Come ultimo, invito a fare la vostra scelta, perché intanto il danno è stato fatto, tutto è stato progettato secondo i più perfetti piani delle mani degli scambiatori di valute.
Quindi, sì, guardateli i Mondiali e dimentichiamo tutto quello che è successo, perché verrà dimenticato prima o dopo, con un bel sorso di birra (sempre se è concesso).