Nonostante il Gruppo B di questa edizione di Champions League non ha in lista nessuna squadra italiana, né tantomeno squadre spesso pronosticate per vincere il titolo, rimane uno dei gironi più interessanti di questa edizione, soprattutto grazie al posizionamento delle squadre in classifica, dove la prima posizione è occupata dalla "quarta fascia", ossia dalla squadra belga del Club Brugge, addirittura con due vittorie su due contro Porto e Bayer Leverkusen. Ma, prima di capire come è riuscita a intimorire così facilmente le squadre del proprio gruppo, e non solo, dobbiamo analizzare prima la storia di questa squadra, ben conosciuta a livello internazionale.

Il Club de Bruges, squadra fondata nel 1891, milita nel campionato massimo belga, con in spalla 18 campionati, seconda nell'albo d'oro dietro l'Anderlecht, ben 11 coppe e 17 supercoppe nazionali. L'ultimo campionato vinto risale alla stagione 2020/2021, con un distacco considerevole di 16 punti sul Royal Anversa. Invece, l'anno scorso, il Belgio ha dovuto incoronare sorprendentemente l'Union Saint-Gilloise, squadra neopromossa proprio quell'anno, che porta la bandiera belga in Europa League, anche lei a punteggio pieno dopo due partite. Entrando, invece, nel panorama internazionale, il Club Bruges vanta della finale di Champions League persa nel 1977/1978 per 1-0 contro il Liverpool, battendo addirittura la Juventus in semifinale, siglando il miglior piazzamento nella massima competizione europea, e della finale di Coppa Uefa due anni prima persa sempre contro il Liverpool. 
Nella storia più recente, ahimé, il Club Bruges non ha mai raggiunto la fase a eliminazione diretta in Champions League, guadagnando però spesso un terzo posto, valido per la qualificazione alle fasi finali dell'Europa League. Infatti, nella seconda competizione europea, il Club Bruges mostra spesso i denti, nonostante le squadre ostiche da affrontare, quali Manchester United nel 2019/2020 e il Dynamo Kyiv nella stagione successiva. La miglior stagione in Europa League risale al "lontano" 2014/2015, perdendo contro la squadra di Dnipro ai quarti di finali, squadra ucraina che vincerà anche contro i partenopei per 2-1 e raggiungerà sorprendentemente la finale, persa poi contro il Siviglia.

Per non cambiare discorso, torniamo ai giorni di Champions della storia del Bruges, dove il loro record di punti della storia recente risale al 2020/2021, quando nel girone erano presenti anche Borussia Dortmund e Lazio, portando a casa 8 punti e due vittorie contro lo Zenit, arrivato quarto con un solo pareggio, quando ancora il Club Bruges aveva ancora giocatori nella formazione titolare di nome Charles de Ketelaere e David Okereke, attaccanti che ora giocano nel nostro bel paese, rispettivamente al Milan e Cremonese. Stesso risultato di punti si può trovare scavando più a fondo, fino alla stagione 2003/2004, con le vittorie sull'Ajax e Milan. 

Ma arriviamo finalmente ai giorni nostri, più precisamente all'inizio della nuova stagione 2022/2023, per controllare i nuovi acquisti della squadra belga. I primi a fare sostanza nella formazione titolare sono Roman Yaremchuk, attaccante del Benfica preso per 16M di Euro, Raphael Onyedika, giovane centrocampista del Midtjylland, e Dendryck Boyata, attaccante dell'Hertha Berlino che faceva parte del vivaio del Manchester City. Assieme a loro, Ferran Jutglà, attaccante spagnolo preso per 5M, e Andreas Skov Olsen, che gli italiani ricordano molto bene i tre anni passati nella squadra bolognese. Con questi innesti, il Club Bruges è riuscito non solo a vincere 9 delle 11 partite stagionali, ma anche a vincere la supercoppa nazionale e battere le due avversarie di Champions League, rispettivamente Bayer Leverkusen e Porto, quest'ultima addirittura umiliandola 0-4 in trasferta.

Il piano di gioco è semplice e funzionante. Un 4-3-3 con punte e ali formate da Skov Olsen, Jutglà e Kamal Sowah, accompagnati da Raphael Onyedika, Casper Nielsen e Hans Vanaken, il capitano della squadra. In difesa, fanno da muro la coppia Mechele e Boyata, per neutralizzare le azioni degli avversari contro la porta di Simon Mignolet, non un nome nuovo tra i pali. Un interessante innesto in questa formazione è la capacita a doppia faccia di Roman Yaremchuk, non solo realizzativo in zone offensive, ma utile nelle zone più indietro del campo. Per quanto riguarda lo stile di gioco, può variare dal risultato. Vediamo, infatti, che il secondo tempo contro il Bayer Leverkusen, principalmente dominato dagli avversari, dopo il vantaggio al 44' minuto dei belga, è diverso dal secondo tempo di Porto-Bruges, dove i portoghesi prendono due gol immediatamente dopo l'inizio della seconda metà, grazie ai movimenti offensivi. Rimane comunque la tattica del Bruges, non tanto diversa da quella della Dinamo Zagabria, squadra che ho già analizzato dopo il 3-1 a San Siro, di chiudersi a riccio dopo un vantaggio considerevole, spesso non mischiando le carte difensive con nuovi inserimenti grazie alle sostituzioni, ma chiamando forze fresche in attacco, con l'obiettivo di aiutare in difesa e aspettare la palla per i contropiedi offensivi.

Insomma, il Club Bruges non se lo aspettava nessuno in cima alla classifica a punteggio pieno, senza gol subiti, nelle prime due giornate di CL. Ora gli aspetta l'avversario più ostico del gruppo, ossia l'Atletico Madrid, ed è in queste due partite che si scoprirà la vera faccia del club belga. Sarà interessante vedere lo scontro tra la coppia di difesa del Bruges contro il binomio João Félix e Morata, sarà interessante osservare il tridente del Bruges contro la difesa dei madrileni, ma sarà interessante anche vedere come verrà gestita la tensione psicologica, nel caso la squadra si ritrova sotto il risultato di sconfitta. Però, almeno per questi giorni di pausa dalle coppe internazionali, il Club de Bruges si gode il primo posto da capolista, iniziando già a studiare una nuova tattica per soprendere dopo Porto e Leverkusen, anche i Colchoneros.