Essere ostaggio di propri tesserati e procuratori deve essere l’affare più complicato per un direttore sportivo. Fra dichiarazioni social, trattative lunghe e logoranti, e capricci ciclici nei mesi estivi, gli uomini di mercato dei club sono costretti ad allenare pazienza e lungimiranza per condurre buone trattative. È accaduto l’anno scorso a Inter e Juve. Il fattore Icardi ha ritardato le trattative di Marotta, mentre Perisic e Naingollan, tagliati da Conte, sono stati spediti in prestito vista l’impossibilità di cessioni remunerative.
Non è andata meglio a Paratici. La Juve sembrava voler vendere tutti. Da Dybala a Higuain, passando per Mandzukic, Cuadrado, e altre pedine a centrocampo. Due mesi di trattative serrate in cui più che i club titolari dei cartellini, furono i giocatori a scegliere prezzo, destinazioni, modalità della cessione. E in tutto questo marasma, quasi con facilità Marotta e Paratici partivano impaccati di quattrini e buoni propositi, portando in Italia Lukuku e De Ligt a cifre pesanti. Un'inversione di tendenza chiara rispetto agli altri anni. Sembra quasi più facile comprare nonostante i prezzi iperbolici, che piazzare le pedine in esubero. La Juve fu infatti costretta a rinunciare a Cancelo, Mandzukic e Can, forse utili adesso, e i nerazzurri portati a chiudere solo cessioni in prestito che sono già svalutate, vedi Icardi. E nella prossima sessione di trattative? È evidente che la pandemia condizionerà tanti affari, ma è pur vero che alcuni giocatori non hanno il valore pattuito 12 mesi or sono. In questo mese di giugno che si preannuncia infuocato da partite e mercato, si costruiranno le squadre che verranno, e chi saprà meglio valorizzare li giocatori in esubero, potrà allestire le squadre migliori. Analizziamo il lavoro degli uomini di mercato italiani.

Marotta: il prezzo di Icardi è crollato. I 50 milioni incassati non sono comunque pochi, la clausola da 15 milioni per un eventuale ritorno in Italia non preoccupa ma va tenuta in considerazione, e l’impressione è che la mossa dell’ex Juve e di Ausilio sia mirata a chiudere un colpo in anticipo, o scongiurare una cessione. Con la liquidità incassata si potrà bruciare la concorrenza per Tonali, ma si può blindare un Lautaro che, a parer nostro, sarebbe difficile da sostituire. Svalutata o no, la cessione di Icardi è una bella mossa, tempestiva, ambiziosa. Adesso ci sarà da discutere con Perisic e Naingollan. Dimenticatevi le cifre pattuite a luglio scorso, ma con due buoni accordi si può incamerare l’intera cifra che serve alla prossima campagna acquisti. E poi si valuterà Lautaro. Se vende bene l’Inter può accendere l’entusiasmo con colpi eccellenti. In caso contrario resta un giocatore che ben presto sarà uno dei top mondiali. Promosse le prime mosse dell’Inter.

Paratici: nella passata stagione tutti volevano restare alla Juve. Bello, fantastico, un attaccamento invidiabile. Ma le casse? Dybala resterà e rinnoverà, ma la cessione ipotetica di Higuain in questa tornata di mercato sarà nettamente svalutata, così come il prezzo di Bernardeschi, quello di Rugani e tanti altri. Ecco perché si fa largo il nome di Pjanic. Si può piazzare subito e ad un prezzo importante. Un affare che Paratici vuole accelerare proprio per avere pedine interessanti in cambio o soldi da investire. E la Lazio? Vendere o no Milinkovic-Savic? I 100 milioni netti richiesti sono tanti, forse troppi, ma Lotito ci pensa, perché poche squadre possono incassare adesso cifre così alte. Stesso dicasi per il Napoli con Koulibaly, che non ha più però la stessa valutazione della passata stagione, e discorso comune anche al Milan, dove Donnarumma è al centro di tante e frequenti discussioni. E in entrata? Davvero Tonali, giocatore di immenso talento può andar via per 50 milioni? Troppi! E Zaniolo, Chiesa, Castrovilli e tanti altri?
Qualcuno si muoverà, e noi appassionati siamo in attesa, ma prima le big dovranno vendere. Chi lo farà meglio e prima ne trarrà vantaggio e partirà in prima fila. Una cosa è certa, quei vecchi volponi degli uomini di mercato nei top club sapranno far sognare i tifosi. Non fidatevi delle dichiarazioni, i colpi ci saranno e si apre la sfida personale. In questa campagna acquisti alle porte, chi ha più intuito, rapidità e appeal può restare a lungo nella memoria dei propri sostenitori.
Prima però bisogna vendere. Che si aprano le danze.