Premetto che non conosco le doti calcistiche del calciatore francese e non è di esse che intendo argomentare.
Quel che invece salta all'occhio e mi incuriosisce è la telenovela sulla cessione al Napoli da parte del Lille. Ho letto da più parti che il club transalpino necessita di rimpinguare le casse societarie per non cadere in disgrazia, pertanto spinge perché il giocatore accetti le proposte partenopee, i vecchi agenti a loro volta spingevano Osimhen verso Napoli, nel mentre quest'ultimo rifletteva.
Ad affare dato per concluso, infatti, già qualche giornalista aveva diffuso e messo in vetrina la priorità dell'annuncio ufficiale, ecco il cambio di agenti, la trattativa si interrompe, si parla di cifre al rialzo, cospicuo, e il Napoli lì, con la bava alla bocca, di nuovo a inseguire la carota tenuta, bastone compreso, dal nuovo procuratore.
Come se non bastasse, anche il Lille alza il tiro e già intravede dobloni d'oro a riempire il proprio forziere. E così, mentre narro la vicenda, ecco spuntare, fra le righe di questa riflessione, la faccia del Principe Antonio de Curtis che di sottecchi mi sussurra “ué guagliò, ccà nisciuno è fesso!” E figuriamoci se lo è De Laurentiis! Rivivo la macchietta Pepè-Napoli della scorsa stagione, e penso “au revoir Osimhen!” Eppoi il Napoli ha già Mertens e ha preso Andrea Petagna, attaccante di gran valore e finalmente da vedere all'opera in una squadra più competitiva di quelle in cui ha militato. Se proprio si deve ambire anche ad altro, in giro c'è un certo Ciro Immobile, sangue azzurro nelle vene e assuefazione al gol garantita.
Vorrei concludere in bello stile, che il “Principe” mi illumini, Osimhen ci sarà o non ci sarà?
“...E chi se ne frega!” Ecco, appunto, meglio di così...