Amo i mercatini, quelli dove si trova di tutto e tutto può tornare utile. Osservo con curiosità oggetti a volte insoliti, affascinanti o passati di moda. Capita di emozionarmi di fronte all’inatteso incontro di una vecchia reflex o di un presunto cimelio, un libro del passato.

Allo stesso modo, questo inizio di campionato mi ha ricordato quei mercatini e le sorprese che talora riservano.
Aspettavo la nuova Inter e invece... che Sassuolo! La squadra di De Zerbi è stata sorprendente, intraprendente, sempre concreta. Seppure il Sassuolo non alzasse grandi barricate, Spalletti, davanti alla sua postazione, sembrava scavare una trincea in un nervoso andirivieni, alla ricerca di una soluzione all'inatteso ostacolo. I nerazzurri hanno combattuto, non si sono risparmiati. Alla fine ha vinto la squadra più forte, il Sassuolo che non ti aspetti. Più forte perché ha semplicemente giocato meglio e controllato bene gli avversari.
Mi sono chiesto se e quanto abbia potuto incidere il pronostico nella testa dei milanesi, quanto, per opposte ragioni, in quella dei sassolesi, chissà!

Intanto Napoli, Juventus e Roma insegnano "chi ha tempo non aspetti tempo", penso all’Inter, ma anche 'una rondine non fa primavera", penso al Sassuolo.
Dunque, siamo solo  all'inizio, un "Sassuolino" nella scarpa, Spalletti lo sa, fa male, il Toro è avvisato.