L'Atalanta rivista ieri sera ha suscitato la “solita” ammirazione, questa squadra ci ha oramai abituati oltre che al bel gioco anche ai risultati. La Juventus dal canto suo l'ha sfangata, la maschera di Sarri durante il match esprimeva tutto il disagio di chi è in balia dell'avversario. I bianconeri hanno riagguantato il pari grazie alla buonasorte, in una partita avara di occasioni create. Questa Juventus è si squadra forte e sarà certamente ricordata come quella dei record, ma niente più.
Non è e non è stato nell'ultimo decennio lo squadrone che annichilisce. Niente man bassa di trofei fuori dai confini nazionali e neanche in Italia, se si fa eccezione per gli scudetti appunto. Scudetti vinti in un periodo storico di assenza di competitors a causa soprattutto del declino delle squadre milanesi. Certamente non è colpa della Juve se gli altri non “c'erano”, ma i meriti ne escono ridimensionati.

Tornando a ieri, l'Atalanta ha giganteggiato e dato l'idea di poter affondare il colpo quando lo avesse voluto. Osservare questa squadra è una delizia per gli occhi anche perché sembra avere acquistato estrema considerazione nei propri mezzi e concretezza. Se la squadra non verrà smantellata ne vedremo delle belle, già a partire dai prossimi impegni in champions. Gasperini ha a disposizione un gran bel collettivo che ha potuto forgiare secondo le proprie idee, non altrettanto fortunato è Sarri, in balia di qualche senatore e dell'autarchico Ronaldo; se l'allenatore deve adeguarsi alla squadra, o hai sbagliato nel costruirla, o hai sbagliato tecnico. Un pensiero alle polemiche pre-partita, agli insulti allo pseudo tifoso. Da campano quale sono ed incline al fascino del Napoli di Gattuso, non mi sento offeso né territorialmente discriminato. Di certo disapprovo lo scambio di battute, figlie comunque di una provocazione becera. Dalle mie parti, nel Cilento, si dice che “con lo scostumato ci vuole il maleducato”, non è una perla di saggezza, ma misera realtà.

Concludo facendo i complimenti all'Atalanta, dea della bellezza, ma non della fortuna. Se arriverà pure quest'ultima, ne vedremo delle belle!