Napoli ringhia, morderà ancora il freno?

Gli errori di Ancelotti

Il team Ancelotti non ha convinto per i risultati (Liverpool a parte), per il gioco (scialbo) espresso, per la disposizione in campo di alcuni calciatori spesso apparsi disorientati. Non ha convinto la gestione dell'ammutinamento, con la nave in balia delle onde ed il solo timoniere a sentirsi nel placido mar dei Sargassi.

Le colpe e le ire di De Laurentiìs, le inquietudini dei calciatori

Né le premesse estive erano buone, dichiarazioni d'intenti a parte, considerato il gran numero e la qualità dei giocatori in scadenza di contratto. Dietro ogni calciatore c'è infatti un'organizzazione di tipo aziendale (riduttivo parlare solo di procuratore) e i professionisti che la gestiscono devono garantire il miglior profitto nel medio e lungo termine. De Laurentiis, già orientato verso un graduale rinnovamento dell'organico, poteva prevedere la deriva e queste conseguenze? La risposta è si. La precarietà di molti contratti va di pari passo con la precaria classifica, non è una coincidenza. Da risolvere assolutamente.

Il viatico

Adesso tocca a Rino Gattuso, persona di cui ho già scritto e di cui apprezzo le qualità professionali. Gli auguro di riuscire a tenere fermo il timone nella burrasca e di non impantanarsi nelle alghe del mar dei Sargassi, le questioni irrisolte non sono solo tecnico/tattiche e non possono dipendere solo da lui, come non dipendevano soltanto da Ancelotti.

Da dove ripartire?

Sistemati i rinnovi e superati gli antagonismi, due sassi come porta, i pantaloni bucati, le scarpe sporche, le ginocchia sbucciate. Detto in parole povere, ritrovare il gusto di giocare a calcio, di vincere!