La squadra ha fatto una buona gara, malgrado il risultato. Nel complesso sono soddisfatto

Queste sono state le prime parole pronunciate da parte di Max Allegri, ieri sera al termine della partita persa dalla Juventus contro il Barcellona per 3 a 0.  Definirsi "soddisfatti" dopo una sconfitta così netta nel risultato potrebbe sembrare un ossimoro, ma il tecnico livornese ci ha abituati a non esaltarsi per una vittoria nè a deprimersi per una sconfitta. Sono diversi gli spunti sia positivi che negativi lasciati dalla sfida di ieri  e sul quale si fondano le sue parole del mister.

Andiamo ad analizzare cosa è andato positivamente nell' amichevole con il Barcellona.

Il mister e la squadra hanno dimostrato di saper perseguire ciò che, di positivo era stato fatto durante la bistrattata gestione di Andrea Pirlo. In primo luogo, l'ecletticità della squadra che, dopo le prime due uscite in cui era partita con una 4-3-3 , ieri è scesa in campo con il 4-4-2, anche in vista della sfida di Udine in campionato dove il centrocampo sarà a corto di uomini. Nel secondo tempo con l' ingresso di Kulusevski al posto di Cristiano Ronaldo, invece, la squadra è passata al 4-2-3-1 con lo svedese a fungere da trequartista, in una posizione che sembrerebbe disegnata su misura per Dybala. A proposito dell' argento Allegri ha affermato: ''A breve rientrerà anche Dybala, che farà parte della formazione nella partita di sabato.''

Potremmo quindi rivedere il 4-2-3-1? Ambo i due moduli summenzionati andrebbero a sfruttare bene le caratteristiche delle forti ali bianconere quali Kulusevski, Chiesa, Cuadrado e Bernardeschi. La Juventus è sembrata passare con tranquillità dal giocare con tre centrocampisti al passare ai due in mezzo al campo, e ricordiamo che il cambiare modulo a partita in corso è sempre stata un punto di forza della gestione Allegri. 

Nel mio ultimo articolo, mi soffermai sul fatto che la difesa con il baricentro basso e il contropiede immediato sfruttando la velocità delle punte, poteva essere l' arma di Allegri per giocarsela in Champions. Ieri si è vista questa propensione al contropiede con verticalizzazione rapida. La Juventus nel primo tempo ha avuto diverse occasioni, alcune davvero nitide, solo la bravura di Neto e un po' di ruggine sotto porta da parte di Morata e Ronaldo, non hanno portato al pareggio juventino. Questa squadra ha sicuramente gli attaccanti e le ali ideali per provare a pungere in velocità sfruttando il campo aperto.

Ciò che, ha sorpreso positivamente è stato vedere la squadra saper costruire anche dal basso una volta che il pallone partiva con rimessa dal fondo, probabilmente la mancanza di un pressing altissimo del Barcellona ha facilitato ma, al contrario di quando si vedeva nelle ultime Juventus di Allegri, la costruzione dal basso sembra essere entrata nel repertorio tattico del mister livornese. Questa scelta è stata dovuta anche per necessità considerando che, nella squadra di ieri mancava l' unica vera torre da poter sfruttare con rilancio lungo, ovvero Rabiot. Sappiamo che in passato il Mister utilizzò anche Mandzukic all' altezza del centrocampo proprio per sopperire alla mancanza di una torre, dopo la partenza di Pogba; adesso oltre allo sfruttamento di Rabiot in tale ruolo, il mister sembra voler sviluppare anche la trama di gioco con un possesso palla che parte dalla nostra difesa anche in caso di pressing avversario. Sarà qualcosa da attenzionare anche nelle prossime uscite bianconere. 

Adesso passiamo ad analizzare i punti deboli della prestazioni di ieri:  

Nelle due ultime stagioni juventine, rispetto alla squadra allenata dal tecnico livornese, si è assistita ad una inversione di tendenza a livello di goal subiti. Infatti, in nome del bel gioco, sono state troppe le reti concessi dalla Juventus, e ieri sera, come nelle ultime amichevoli con Cesena e Monza, questo trend sembra essersi confermato. Non voglio soffermarmi a criticare la rosa, crocifiggendo alcuni giocatori in particolare. Credo non siano i singoli il problema ma l' atteggiamento difensivo della squadra, che sopratutto quando manca Chiellini in campo, è troppo poco cattiva. Ieri i primi due goal erano evitabilissimi, bastava un fallo in più nel primo caso o una marcatura più decisa nel secondo, errori che sono dovuti alla mancanza di aggressività, perchè anche un difensore delle serie minori, sa bene che al limite dell' area vale il diktat di Nereo Rocco: ''Colpite tutto quel che si muove a pelo d'erba. Se è il pallone, meglio.'' Questo sicuramente è un punto su cui Allegri dovrà insistere molto.

Infine, un ultimo aspetto negativo della amichevole di ieri sera è la conferma della mancanza di un "playmaker" a centrocampo. Ramsey seppur le dichiarazioni di Allegri dicano il contrario, non rende in questo ruolo, e la panchina con annessi fischi di Pjanic per tutti i 90 minuti, potrebbe essere un segnale di mercato. Del resto che pure il mister livornese si aspetti qualcosa può evincersi pure dalla sue dichiarazioni: ''Vediamo cosa succede, la società è al lavoro. Come ho già detto è fondamentale essere pronti per il 22 agosto, a prescindere dal fatto che arrivi qualcuno o meno''

Essere pronti per il 22 Agosto, il che potrebbe essere interpretato come un segnale che al momento va pure bene improvvisare, ma tra poco si inizia a fare sul serio ed i punti conteranno per arrivare a quella quota 90 che, proprio il Mister ha pronosticato come necessaria per la vittoria finale. Quindi prima di quella data la società è chiamata a far qualcosa, che sia Pjanic, Locatelli, entrambi o qualcun altro ma non possono ripetersi gli errori della scorsa stagione. Per adesso, bisogna quindi pazientare e professare calma, del resto come disse Lev Tolstoj : ''Non c’è nulla di più forte di quei due combattenti là: tempo e pazienza.''