“Non toccatemi Mario”.
Così, tempo or sono, Max Allegri rispondeva a Paolo Di Canio, durante un’ intervista negli studi di Sky, a precisa domanda dell’ ex calciatore e noto opinionista, in merito al rapporto tra Mario Mandzukic e Allegri, ai tempi della Juventus. Non è un segreto che nel cuore del tecnico livornese oltre ad Ambra Angiolini, un posto speciale fosse riservato al giocatore croato, sia per le sue doti a livello tecnico ma soprattutto per quelle a livello temperamentale, tanto da arrivare a cucirgli addosso una posizione da attaccante esterno, pur di non relegarlo in panchina dopo l'arrivo in bianconero di Gonzalo Higuain.

Se dovessi scommettere su quale giocatore della rosa attuale dei bianconeri, possa rimpiazzare Mandzukic nel cuore di Massimiliano Allegri, punterei tutto su Federico Chiesa. Tralasciando che, anche il giovane bianconero gioca sulla fascia, sono il temperamento, la corsa e la grinta che, mette in campo buttandosi a capofitto su ogni pallone, che fanno tornare in mente le sgroppate del giocatore croato, seppur a livello fisico Mandzukic abbia ben altre caratteristiche, mentre Chiesa ha dalla sua un livello tecnico, ancor più alto del croato. Provando ad immaginare quale possa essere l’utilizzo che, il tecnico toscano abbia in mente per Chiesa, date le caratteristiche tecniche e di corsa che, lo rendono molto duttile, credo che siano ipotizzabili tre scenari allo stato attuale.

Il primo è quello di attaccante esterno a sinistra, in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1. In questo ruolo è stato spesso impiegato da Pirlo lo scorso anno, per sfruttare due aspetti del gioco di Chiesa. Anzitutto, il fatto che il suo piede forte sia il destro, comporta che facendolo giocare a piede invertito sulla fascia, gli si consente di accentrarsi portandosi sul destro e poi tirare in porta. Ricordiamo che, il suo goal decisivo lo scorso anno contro l’ Atalanta in finale di Coppa Italia, arrivò proprio partendo da sinistra e accentrandosi, dopo un uno-due con Kuluvsesky. In secondo luogo, partendo da sinistra si permette a Chiesa di attaccare l’area di rigore sul secondo palo, sfruttando i cross pennellati che arrivano dalla fascia destra, dove partono la maggior parte dei traversoni per l’attacco juventino. Infatti, Cuadrado lo scorso anno è stato l’assist man per eccellenza dei bianconeri, crossando con grande precisione, non necessariamente da fondo campo, ma bensì anche dalla trequarti. In tal senso, la sfortunata partita di ritorno di Coppa Campioni con il Porto, ha visto la Juventus sfruttare alla perfezione questo binomio letale, tra i cross di Cuadrado dalla destra e gli inserimenti in area, partendo da sinistra, di Federico Chiesa. Inoltre, considerando i numerosi mancini che la Juventus può armare sulla trequarti giocando a piede invertito, non è difficile immaginare che, da quella parte di campo potrebbero partire diversi fendenti pronti a lanciare Chiesa in area.
Nonostante ciò, Allegri nel corso di alcune interviste precampionato è sembrato prediligere un impiego del tornante nella fascia opposta, a destra. In tal caso, seppur non si potrebbero sfruttare i tiri dalla distanza come in caso di impiego da sinistra, non verrebbero comunque meno i pericoli creati da Chiesa; anzi al contrario il figlio d’arte utilizzato in questa posizione, potrebbe andare facilmente sul fondo a crossare con pericolosità, grazie alla facilità con cui salta l’uomo in velocità. Ad esempio, ricordiamo la fantastica giocata con cui in Juventus-Napoli dello scorso anno si liberò in dribbling di due difensori partenopei, andando al cross per Ronaldo, libero di segnare l’uno a zero. Inoltre, in questa posizione sulla fascia destra, si rese protagonista di una delle sue migliori prestazioni, andando da solo a mettere a ferro e fuoco la difesa milanista, in un Milan Juventus giocato a San Siro.

Un'ultima alternativa in merito all'impiego di Federico Chiesa, potrebbe essere costituita dal suo utilizzo come uomo a tutta fascia sulla destra, in un 3-4-2-1 o un 3-5-2. Mister Allegri lo ha già utilizzato in questo ruolo in questo inizio stagione, sia nella amichevole casalinga contro l' under 23 bianconera, sia contro l'Udinese nel finale di partita. In questo particolare ruolo, si potrebbe sfruttare la facilità di corsa e di cross del giocatore toscano, ma altresì andrebbero a limitarsi le sue capacità di essere pericoloso al tiro, nonché sarebbe da testare la sua capacità in fase difensiva, dove sarebbe costretto a impegnarsi nelle diagonali di copertura in una linea che, in fase di non possesso sarebbe a cinque uomini. Quindi rispetto agli altri due ruoli ipotizzabili per Chiesa, in quest'ultima ipotesi ci sarebbero degli aspetti negativi da non sottovalutare.

Allegri sicuramente saprà valorizzare le doti di Chiesa, che tra i giocatori della rosa bianconera è quello con le doti più ''europee', per quanto concerne la continuità di intensità e di corsa, che abbiamo visto lo scorso anno nelle sfide di Champions, fanno la differenza tra i top club europei e quelli italiani. Non è un caso che negli ultimi anni in Europa la squadra italiana che, ha fatto meglio sia l'Atalanta, dato il suo tipo di gioco, basato proprio sui ritmi alti ed intensi. L'unica paura che, da mero tifoso ed osservatore interessato mi attanaglia, sta nel pensiero che Allegri in diverse circostanze ha voluto tenersi un asso nella manica per i secondi tempi. Spesso questo ruolo è toccato a Cuadrado e successivamente a Douglas Costa, in grado a suo dire di spezzare le partite in due nei secondi tempi, al loro ingresso. A mio parere ripercorrere tale strategia con Chiesa sarebbe deleterio nonché azzardato, considerate le caratteristiche uniche del giocatore, nonché una rosa che al contrario del passato latita di giocatori che, possano decidere da soli le partite, quindi rinunciare in partenza a uno di questi per sfruttarlo nella ripresa potrebbe rivelarsi un' arma a doppio taglio.

Alla luce di queste considerazioni, data l'importanza che Chiesa rivestirà nel progetto Juventus anche al netto delle ultime vicissitudini di calciomercato, non mi resta che augurargli e augurarci che, tra qualche anno alla domanda di un giornalista su Federico Chiesa, Allegri non possa che rispondergli: "Non toccatemi, Federico".