Domenica 29 agosto, allo Rocket Mortgage FieldHouse di Cleveland in Ohio, si è tenuto l'incontro di boxe tra Jake Paul e Tyron Woodley. Non c'erano cinture in palio, si affrontavano uno youtuber, con al passivo tre incontri tutti contro personalità esterne al mondo del pugilato professionistico, e una legenda delle MMA, campione mondiale della UFC. Questo match non è altro che l'incontro simbolo di quello che sta diventando, purtroppo o per fortuna, un nuovo fenomeno nel mondo del pugilato, ovvero quei match tra superstar celebri nel mondo di internet e personalità sportive, non per forza con un background pugilistico. Questo fenomeno non concerne soltanto Jake Paul, ma anche suo fratello Logan, altro famoso youtuber, che alcuni mesi fa è stato protagonista di un altro incontro contro una leggenda della boxe, ormai ritiratasi, come Floyd Money Mayweather, che, detiene il miglior record pugilistico di sempre con un 50-0 a suo favore sul ring.
Per tutti gli esperti del settore, questi match non sono altro che una farsa; spettacoli che poco hanno a che fare con la boxe professionistica, ma al momento sembra ciò che attira l'audience. Sicuramente le diverse federazioni e le tante cinture forse sono un po' troppo dispersive e ciò causa la mancanza di vere superstars nel mondo della boxe attuale, a parte i Canelo, i Gervonta Davis, o i supermassimi Tyson Fury o Anthony Joshua.

Tornando al match oggetto di questo articolo addentriamoci per chi vorrà proseguire nella lettura, al background del match analizzando i protagonisti e al risultato finale della contesa.

The Problem Child
Jake Paul diventa famoso come youtuber e attrazione dell' applicazione Vine. Inoltre, è stato protagonista di un programma di Disney Channel intitolato Bizarardvark. Qui viene licenziato dallo show per diverse polemiche e interventi della polizia a causa delle liti con i suoi vicini, da qui il soprannome di “Problem Child”. Ciò che a noi interessa però è il suo background sportivo. Il suo record prevede cinque incontri di boxe, di cui uno a livello amatoriale e quattro professionistici. Il primo match è stato contro il fratello del noto Rapper KSI, Deji. In quella stessa serata, il  main event era costituito proprio dal match tra KSI e Logan Paul, fratello di Jake e altro noto youtuber. Questo primo incontro si è concluso con la vittoria di Jake al quinto round, dopo che l' angolo dell' avversario ha gettato la spugna. Da qui è iniziata l' avventura nel mondo “professionistico” del “problem child”, come si fa soprannominare lo stesso Paul. Ho appositamente inserito le virgolette anche sulla parola professionistico, considerando che nessuno di quelli affrontati sinora da Paul, sia stato un pugile a tutti gli effetti, trattandosi tra l' altro spesso di avversari su misura, dal peso e altezza inferiori a quelle di Paul. Il primo avversario, è stato un altro noto Youtuber, tale AnEsonGib, anche in tal caso l' incontro è durato molto poco, conclusosi al primo round per K.O Tecnico. Con il secondo avversario vi è stato un piccolo upgrade, passandosi dal mondo di internet a quello dello sport, dato che Paul ha affrontato il famoso ex giocatore NBA, Nate Robinson. Chi segue le vicende del basket conosce bene i giochi di mano e le schiacciate del playmaker di Seattle. Famoso per aver giocato con le maglie dei Knicks e Celtics, per la sua grande capacità di elevazione ma anche per la sua statura, 1, 75 mt che lo rendono uno dei giocatori più bassi della storia della lega. Capite bene che essendo Jake Paul alto 1,85 mt per quasi 90 kg, la differenza di stazza è notevole, ed anche in questo caso l' ex youtuber si è disfatto con facilità del rivale, per K.O al secondo round. Terzo rivale del nativo di Cleveland è stato Ben Askren. In questo caso, per la prima volta, Paul ha affrontato un' atleta proveniente dal mondo del fighting, seppur non della Boxe. Askren è stato famoso per aver conquistato i titoli mondiali MMA dei Pesi Welter ( 77 kg ) in ONE e Bellator e aver fatto parte del roster della UFC, la maggior federazione nel mondo delle MMA. Anche in questo caso però Paul ha saputo scegliere bene il rivale, avendo Askren il suo punto forte nella lotta libera a terra ma una pessima tecnica di boxe, oltre a cedere centimetri e chili in favore di Paul. Risultato? KO alla prima ripresa. Da qui nascono i presupposti per l' incontro che vi sto raccontando, in quanto chi c'era all' angolo di Ben Askren, quale compagno di allenamento? Tyron Woodley.

The Chosen One
Tyron Woodley soprannominato“ Il prescelto” è un famoso atleta di arti marziali miste, ha militato in due federazioni, la Strikeforce e la UFC. Ha combattuto nella categoria pesi Welter, ovvero entro i 77 kg. In Strikeforce è arrivato a combattere per il titolo perdendo però contro il campione dell'epoca Nate Marquardt, ma è in UFC che ha toccato l'assoluto apice della sua carriera sconfiggendo al primo round il campione Robbie Lawler per KO e aggiudicandosi il titolo di campione del mondo della categoria Welter. Qui è riuscito a difendere il titolo in ben quattro occasioni, è sicuramente il suo match più simbolico è stato combattuto nella “La Mecca“ degli sport da combattimento, ovvero il Madison Square Garden di New York, contro Stephen Thompson. Paradossalmente è stata la sua unica difesa titolata finita senza una vittoria del campione, in quanto il responso del match è stato un pareggio nel tabellino finale, ma considerando l' azione a ritmo intenso per tutti e cinque i round, con lo sfidante uscito da una guillotine ormai chiusa. Per chi ama il genere, a mio avviso, un match assolutamente da vedere. Se è stato menzionato il suo apice, adesso passiamo a quella che ormai è una carriera calante che, lo vede ritirato come MMA fighter. Infatti, Woodley ha perso il suo titolo per il campione attuale, Kamaru Usman e cosi ha iniziato una striscia perdente di quattro sconfitte consecutive culminate con la fine del contratto, sotto il brand UFC. Oltre alla sua carriera da fighter, Woodley ha anche all' attivo vari ruoli in diversi film quali, Straight Outta Compton, Escape Plan 2, nonché ha registrato diversi dischi rap, che sembra al momento essere la sua attività favorita. Infatti, durante la pubblicizzazione del suo match contro Paul, ha sponsorizzato il suo album appena uscito.

 

Come siamo arrivati all' incontro?

Come ho avuto modo di anticipare, l' evento in oggetto, non era il classico incontro sportivo, ma la componente spettacolare era l' attrattiva principale per i fans. Conseguentemente non potevamo arrivare al match di Cleveland, con strette di mano e auguri di vittoria al migliore, ma bensì sono state le polemiche e il classico “trash-talking” a creare interesse per il match. Anzitutto, il precedente incontro di Jake Paul ha visto la sua vittoria per K.O contro Ben Askren, come detto, grande amico e compagno di allenamento di Tyron Woodley che, era al suo angolo. La sera stessa di quel match, sui vari social non sono mancate le immagini e le riprese di un alterco proprio tra Jake Paul e il suo entourage contro Tyron Woodley, possiamo quindi dire che le basi per il match di Cleveland sono nate quella sera, in una sorta di rivisitazione di Draco che, batte Apollo Creed, e Rocky che, va a Mosca per vendicarlo. Quello però è stato l' incipit della loro rivalità, dato che durante le loro conferenze stampa le cose non sono andate diversamente. Un esempio? Jake Paul ha voluto aggiungere pepe alla contesa, aggiungendo anche una scommessa all'esito della stessa... chiunque avesse perso l' incontro avrebbe dovuto fare un tatuaggio con la scritta “ I love..” più il nome del pugile vincente. Tyron sicuro di se, non ha potuto far altro che accettare, anche se a tutti è parsa più una provocazione che, una scommessa effettiva. Dulcis in fundo, tre giorni prima dell' incontro, all' ultima conferenza stampa con i due novelli gladiatori protagonisti, alla fine della stessa è quasi scoppiata una rissa con protagonisti lo specialista di alimentazione di Paul, e la sorella di Woodley, pomo della discordia? Delle parole di troppo che sono partite dall' entourage di Jake Paul contro la madre di T-Wood; una donna conosciutissima nel mondo MMA e rispettata da tutti, tanto è vero che, sui social non sono mancate le manifestazioni di affetto e incoraggiamento di diversi atleti UFC nei confronti della donna. Non sapremo se anche questo è stato un abile espediente per aggiungere interesse al match alla sua vigilia o se effettivamente ci sia stato talmente tanto astio tra i due team da arrivare a mettere in mezzo, anche i familiari di uno dei due pugili.

 

THE MATCH

Siamo quindi giunti al punto della narrazione in cui si arriva allo scontro vero e proprio. La contesa ha fondamentalmente rispettato le attese. Da una parte Jake Paul ha sfruttato bene quella sua poca esperienza sul ring, partendo forte, aggiudicandosi abbastanza agilmente i primi tre round, tenendo a debita distanza Woodley usando il suo allungo e qualche combo preparata in allenamento, e non appena l' ex MMA si faceva pericoloso o accorciava le distanza, Paul è stato pronto a chiuderlo in clinch per evitare di subire colpi pericolosi, una tattica quindi basata sulla differenza di stazza e sui primi minuti in cui era inevitabile che, Woodley prendesse confidenza con un diverso tipo di ring e di regolamento, rispetto a quello in cui era abituato nelle MMA. Giunti al quarto round però c'è stato un breaking point nella contesa, infatti con un perfetto gancio destro ha colpito Paul quasi atterrandolo, per la prima volta nella sua carriera da pugile, solo le corde hanno salvato Jake Paul da un conteggio dell' arbitro. Da quel momento T-Wood ha preso confidenza, ha smesso di cercare un approccio prudente basato su una difesa quasi da wrestler, ed ha attaccato prepotentemente Jake Paul, tanto è vero che uno dei commentatori scelti per il match, Ariel Heiwani, esperto anche di MMA, ha affermato che era da anni non si vedeva una tale cattiveria nello stile di Woodley. I successivi round hanno visto Jake Paul cercare di recuperare dalla botta anche emotiva dell' atterramento subito, riuscendoci anche velocemente, e dimostrando di non cadere ai primi veri colpi subiti, come la critica si aspettava. Paul ha quindi ripreso a colpire all' esterno Woodley tenendolo a distanza, ma finendo per patire la stanchezza nei round finali, dato che non erano mai durati più di pochi minuti i suoi match precedenti. Si è giunti in questo modo al gong finale, con un Paul esausto ma felice di aver resistito e un Woodley contento di aver fatto bene ma probabilmente deluso da non essere subito partito aggressivo e aver lasciato i primi round al rivale, in attesa di studiarlo. Alla fine il verdetto ha visto Jake Paul trionfare con verdetto non unanime, due giudici gli hanno dato la vittoria per 77-75 e 78-74 mentre un terzo giudice ha dato la “W” a Woodley per 77 a 75. Personalmente, condivido la scelta di far trionfare Paul, anche se nel round in cui Woodley lo ha colpito con l' unico vero colpo spettacolare del match, avrei dato un 10-8 per l' afroamericano, quindi nel mio personale scorecard la vittoria di Paul è di 76-75.

 

And now?

Ovviamente non poteva finire tutto liscio, dopo i fuochi di artificio prima del match. Woodley appellandosi al risultato non unanime ha richiesto la rivincita a Paul che da parte sua, non poteva scordarsi della scommessa pre match, dichiarando che solo in caso di un tatuaggio ben visibile e permanente accetterà di dare la rivincita al rivale. Andrà veramente così? Non possiamo saperlo

Se vi starete chiedendo per quale diamine di motivo ho voluto concentrarmi su questo evento in particolare, credo sia un dato che mi ha fatto riflettere. Stando ai primi rumours il ppv che ha visto questo incontro come main event, ha visto superare la soglia di un milione di acquisti, un dato enorme, raggiunto solo dai top pugili nella storia. Vuol dire che vedere due lottatori amatoriali ma famosi picchiarsi, in uno sfondo fatto di provocazioni e quasi nessuna sportività, ormai è ciò che i fans vogliono. In un mondo sportivo, in cui anche nel calcio si parla di superlega, cambiare le regole, rendere più appetibile il football, penso questo evento sia stata la perfetta cartina tornasole di ciò che ormai nello sport sembra perso, proprio la sportività, la competizione e spesso la meritocrazia, dato che per dare queste luci della ribalta a questi due atleti, la si è tolta ad altri.

Lo stesso campione del mondo, Tyson Fury, intervenuto in merito, ha affermato come tutto ciò che porta pubblicità e interesse intorno alla boxe sia benvenuto. Forse non ha tutti i torti, sta a chi è veramente meritevole saper rubare queste luci e prendersi la ribalta, e adesso la competizione si sta spostando in questo senso, giusto o sbagliato che sia. Vedremo se sarà una moda passeggera o se in futuro ci saranno altri come i fratelli Paul.