Qualche giorno fa ho letto che tra i neologismi per questo 2021, la nota enciclopedia Treccani ha inserito uno dei tormentoni di questo Europeo, che ha visto trionfare l' Italia, ovvero o Tir a GGir, che sarebbe quel "tiro per cui il pallone viene colpito in modo tale da imprimergli un forte effetto a rientrare". 

Personalmente, ho appreso la notizia con un pizzico di stizza, e ora voglio spiegarvi perché per me quel tiro ha una storia diversaRicordo ancora la sera del 13 Settembre 1995, era probabilmente la seconda o terza partita che seguivo da bambino, mi ero da poco affezionato a quei colori bianconeri, per l' esattezza dalla finale di Coppa Uefa persa immeritatamente con il Parma e stavo cominciando ad appassionarmi a quel pallone che rotolava su un campo verde. Devo ammettere che nelle giornate in cui il calcio mi regala sofferenze, spesso maledico che quella sera non mi sono appassionato ad altri sport, ma per fortuna è sempre e solo un rammarico passeggero. In quella sera di settembre la Juventus ritornava in Champions League, ed ovviamente per farmi capire quale sarebbe stato l' andazzo in quella competizione, dopo pochissimi minuti i gialloneri passarono in vantaggio, quasi portandomi alle lacrime, ma per fortuna dopo pochissimi minuti Padovano trovò il pareggio e qualche minuto dopo avvenne la folgorazione che mi fece innamorare per sempre a quella maglia e a quel particolare giocatore. Per dirla come il compianto Avvocato Agnelli; Alessandro Del Piero dipinse sul rettangolo verde che gli faceva da tela, una pennellata degna di Pinturicchio, sulla sinistra dell'area di rigore, da fuori area, disegnò una parabola quasi irreale agli occhi di bambino, un effetto a rientrare al pallone che, all' inizio sembrava destinato alla bandierina ma che con un effetto irreale andò a rientrare infilandosi all' incrocio, semplicemente incredibile. Fu la prima volta che vidi il Tiro alla Del Piero. Quella stagione, fu segnata dall' ultima Champions League vinta dalla Juventus, ma quel particolare goal fu soltanto uno dei primi di quel giocatore, era incredibile la cadenza regolare con cui Del Piero riusciva a compiere quel gesto tecnico. I difensori, i portieri, sapevano che avrebbe fintato a sinistra per accentrarsi a destra e tirare dall' angolino dell' area di rigore, eppure non c'era niente che potesse fermarlo, quel gesto terminava in rete. 

Tempo dopo, quando internet divenne accessibile a tutti, seppi che il primo goal di quel tipo fu segnato proprio al San Paolo di Napoli. Non un caso che fosse nel tempio che, prima vide esprimere proprio uno degli idoli di Del Piero, e poi ha visto diventarne un simbolo, Lorenzo Insigne che oggi ha fatto suo quel particolare modo di calciare. Poco tempo dopo ci fu il primo Tiro Alla Del Piero, che era decisivo per le sorti della squadra, infatti, in un Lazio Juventus, il numero 10 della Juventus, mise a segno la rete per il successo finale per 4 a 3 che fu una tappa fondamentale per la vittoria dello scudetto dei bianconeri, diversi anni dopo l' ultimo trofeo tricolore. 

Con il tempo il Tiro Alla Del Piero, perse parte della sua cadenza regolare, anche a causa di un modo diverso di giocare del capitano ( concedetemi per me sarà sempre lui il capitano della Juventus ) , non più terzo in attacco a sinistra, ma più punta vicino all' area, nonché per quell' infortunio che nel 1999 ne mise a rischio la carriera, ma ciò non vuol dire che quel tiro divenne meno efficace, anzi divenne un' arma ancora più pericolosa.

Infatti, Del Piero imparò a sfruttarne anche altri aspetti.

Diventa nuovamente tappa fondamentale, il San Paolo di Napoli. Gli azzurri erano appena ritornati in Serie A, e Del Piero veniva da un'annata poco gratificante, 1 solo Goal su azione in tutto il campionato precedente, uno scudetto perso nel pantano di Perugia, e un europeo perso all' ultimo istante contro la Francia in finale ed in cui il numero 10 della Juventus aveva sbagliato due facili occasioni, quindi era una serata particolare per Del Piero, che decise di riscattarsi sfoggiando l' arma fondamentale del suo repertorio, il suo tiro per eccellenza, ma in tal caso non cercando la parabola alta, come tutti si sarebbero aspettati, ma bensì la versione rasoterra, riuscendo a sorprendere il portiere napoletano e ammutolendo lo stadio. 

Un' altra tappa da cui non posso prescindere in questo breve viaggio nella memoria, è la sera del 14/05/2003, in quella che venne definita per eccellenza " la partita perfetta " della Juventus. Al Delle Alpi arriva il Real Madrid dei Galacticos, forte di un successo per 2 a 1 al Bernabeu, nella semifinale di andata della Champions League, e in quella strepitosa rimonta che portò alla finale, non poteva certo mancare il marchio di capitan Del Piero, ed ancora una volta il suo tiro è decisivo, seppur non come vi aspettereste. Il suo Goal del 2 a 0 , fu un tiro secco sul primo palo, quindi molto lontano da quell' effetto a rientrare tipico del tiro a giro, ma quello che fa la differenza tra un campione e un buon giocatore è l' intuito e Del Piero ne diede dimostrazione quella notte. La preparazione del suo tiro fu la stessa del suo colpo tipico, stop dal vertice sinistro dell' area, finta su Hierro, accentramento, altra finta su Hierro e Salgado accorso in raddoppio; scommetto che Del Piero iniziò quell' azione con l' intenzione di tirare sul secondo palo, ma vedendo che Casillas era rimasto al centro della porta proprio per arrivare a coprire l' angolino sul palo lontano e Salgado paratosi, davanti stava coprendo proprio quella traiettoria, il capitano juventino decise di tirare forte sul primo palo, rubando cosi il tempo a Casillas e segnando la rete del 2 a 0. Semplicemente un genio.

Nella memoria ritornano moltissimi di questi gesti tecnici ma non voglio tediare nessuno riducendomi a un mero elenco, ma esiste un' ultimo goal da citare senza il quale questa rassegna non sarebbe completa, ed allora passiamo al 24 Gennaio 2012. Non un anno qualsiasi, la Juventus è reduce da due umilianti settimi posti, è arrivato Antonio Conte, e soprattutto è l' anno dell' inaugurazione dello Juventus Stadium e purtroppo per noi Juventini, oltre ad essere un anno di gioa perché la nostra squadra del cuore tornò al successo per restarci fino ad oggi, quell' anno verrà sempre ricordato con una vela di malinconia, perchè fu l' ultimo con il bianco e nero addosso ad Alessandro Del Piero. Firmò un estensione di contratto di un solo anno proprio perché il suo obiettivo era segnare nel nuovo stadio. Purtroppo fino ad allora le occasioni non erano state tante per il capitano bianconero che nelle gerarchie di Conte era la quarta punta, ma in quella sera si giocava la Coppa Italia contro la Roma e per nostra fortuna il mister scelse il turnover, Del Piero partiva titolare. Secondo voi, il suo primo goal nel nuovo stadio, in una delle classiche del nostro calcio contro la Roma, come poteva essere? Ve lo racconto. Minuto 29 del primo tempo, ripartenza della Juventus, Del Piero cerca in profondità Borriello ma ovviamente quella palla non poteva che tornare sui suoi piedi, a causa di un rimbalzo su un difensore romanista, arriva perfetta sul suo destro, basta uno stop, siamo fuori area, un pò accentrati ma poco importa, tiro perfetto, come se il fato avesse deciso di premiarlo e premiarci, palla che rientra, sbatte sull' incrocio. Primo goal di Del Piero allo Juventus Stadium e con il suo tiro per eccellenza.

Immagino che il compianto Maurizio Mosca dal cielo abbia esclamato uno dei suoi classici " Ahh come gioca Del Piero " . 

Quindi, non me ne vogliano gli amici che tifano Napoli né tantomeno Insigne, che con i suoi goal ci ha portati sul tetto di Europa, ma per me e credo per moltissimi altri ragazzi cresciuti tra la fine anni 90 e inizi 2000, quel tiro ha un solo soprannome, quello è ...

 

Il tiro alla Del Piero