Stamani è stato presentato il nuovo-vecchio mister della Juventus Massimiliano Allegri. Tra le molte domande e le altrettante risposte del tecnico livornese, alcune di queste hanno attirato l'attenzione, sia per ciò che il mister ha detto, sia che per ciò che ha lasciato intuire.

Il corto-muso. Non poteva mancare quello che è stato il tormentone per eccellenza di Allegri. Il mister, infatti, tra le sue prime dichiarazioni ha subito chiarito quello che sarà il suo unico obiettivo di quest'anno, cioè fare punti. Nessuna ricerca dello spettacolo e del bel gioco come era stato proclamato nelle conferenze sia di Sarri che di Pirlo, ma bensì la sola e unica ricerca dei punti, che devono essere fatti e devono essere fatti sin dalla prima giornata, secondo il dictat di Allegri.

Ronaldo ed il suo ruolo da leader. Insieme  alle diverse lodi che il mister ha fatto per l'asso portoghese ripetendo che è un goleador da 30 e più goal annuali, Allegri lo ha anche responsabilizzato con un nuovo ruolo, ovvero quello del leader insieme a Bonucci e Chiellini per una squadra molto giovane, nel suo complesso. Quindi non più un CR7 che ha al servizio la squadra, ma al contrario un Cristiano Ronaldo che deve mettere la sua esperienza e leadership al servizio dei giocatori meno esperti, indicando loro la via per la vittoria e motivandoli nel corso delle partite. Questo potrebbe comportare due conseguenze dirette per il numero 7 della Juventus: un ruolo da centravanti puro, che gli anni scorsi non tollerava, ma che quest'anno potrebbe essere necessario per far risalire la squadra ed anche guidarla nel primo pressing alla linea avversaria; ed una maggiore disponibilità al turnover. Infatti, Allegri ha più volte citato l'anno e mezzo giocato di continuo a causa del covid, manifestando la necessità di ruotare i giocatori e su tutti anche CR7 che, spesso ha mal digerito il turnover. A rifletterci potrebbe essere un bene, considerando che nella fase calda della Champions, poter avere Ronaldo più fresco sarà sicuramente un valore aggiunto. Ad esempio, lo scorso anno nella partita di ritorno col Porto, Ronaldo sembrò spento e scarico, anche a causa delle tantissime partite giocate di seguito in quel periodo.

La fiducia in Dybala. Uno degli argomenti più gettonati di questa conferenza stampa è stato sicuramente il ruolo di Paulo Dybala. Il mister sembra puntarci molto, infatti, lo ha investito con la carica di vicecapitano dopo Chiellini e soprattutto ha continuato a ripetere che Paulo è un giocatore che fa molti goal, nonostante negli ultimi due anni non sia stato protagonista della classifica cannonieri. Il ruolo di capitano e di goleador sembrerebbe indicare che Allegri prediligerà il numero 10, quale partner d' attacco di Ronaldo. Un messaggio chiaro e importante anche in vista del rinnovo di contratto che, ancora non è arrivato.

I centrocampisti ed il modulo di quest'anno. Rabiot e Mc Kennie sono stati spesso citati dal mister, soprattutto nel ruolo di marcatori aggiunti, dato che per entrambi il livornese ha indicato l' obiettivo della doppia cifra. Oltre ad un bel segnale di fiducia per ambo i giocatori, queste osservazioni sembrano indicare che il modulo su cui potrebbe optare il mister è il suo classico 4-3-3. Qualora in attacco la coppia fosse quella di Dybala e Ronaldo, sarebbero proprio i due centrocampisti a poter riempire l' area, visto che spesso, anche Sarri ha indicato come un problema di coesistenza dei due fuoriclasse, fosse il fatto che l' area venisse lasciata vuota quando i due giocavano assieme.

I giovani. Il mister ha più volte ripetuto che al contrario delle sue ultime Juventus, quella di quest' anno è una squadra molto giovane e parafrasandolo molto migliorabile. Allegri ha spesso dimostrato di saper lavorare bene con i giovani nelle sue squadre, riuscendo con pazienza a inserirli senza bruciare il loro percorso. Facendo riferimento soltanto al suo trascorso bianconero, vengono in mente i netti miglioramenti che sotto la sua gestione hanno avuto giocatori come Morata, Coman, Dybala e Kean. Chiesa e Kuluvsesky potrebbero sicuramente giovare degli insegnamenti del mister livornese.

Indizio di mercato? Ad una domanda sulle punizioni il mister alla fine, forse volutamente si è lasciato scappare un piccolo indizio di mercato, poichè ha parlato di un “calciante destro” bravo a battere dal limite le punizioni, e considerando quelle che sono le voci di mercato e la sua esperienza in bianconero, queste parole non possono che portare a Miralem Pjanic. Provocazione o indizio di mercato? Il sorriso di Allegri potrebbe dire tanto.

Per quanto quella di oggi sia stata soltanto la prima conferenza annuale di Allegri, sicuramente ci ha dato molti spunti su cui riflettere, e siamo contenti che siano tornate le conferenze del mister, che tanti show e battute memorabili ci hanno saputo regalare in passato.