Kovacic al Real e 35 milioni all’Inter. Inutile chiedersi se si tratta di una cessione giusta o no perchè la verità è semplice: si tratta di una cessione inevitabile. L’Inter in questo momento non avrebbe potuto rifiutare una tale cifra. Noi tifosi interisti ci consoliamo con frasi del tipo:‘dispiace si, ma almeno è stato venduto bene’. Eppure sapere che l’Inter incasserà una tale somma non mi è di alcuna consolazione. Io guardo e tifo, non faccio i conti. Se andando dal gelataio scopriste che questi ha solo un ultimo gelato e che voi e un’altra persona vorreste comprarlo, se per gentilezza lo lasciaste prendere a quest’ultimo, vi consolereste dicendo ‘il gelato se lo godrà lui ma almeno ho ancora i soldi in tasca’? No di certo. Questo è un po’ quello che è successo all’Inter, forse anche peggio, perché l’Inter al suo gelato ha rinunciato in una calda giornata d’Agosto e po’ di refrigerio culinario sarebbe servito e come. Kovacic era un po’ questo, un refrigerio, una consolazione, in mezzo alla tanta mediocrità in cui l’Inter si è persa c’era lui a deliziarci con giocate dalla tecnica sublime, con accelerazioni impressionanti. E’ vero che molto spesso erano un po’ fini a se stesse ma Mateo ha l’indole del campione, non solo dentro il campo, dove vederlo divorare avversari con una facilità sorprendente era un piacere, ma anche fuori, perché ha sempre affrontato la sua avventura interista con l’umiltà dell’ultimo arrivato, di quello che ha ancora tutto da imparare e quando gli si diceva ‘Sai che molti tifosi interisti ti considerano un fenomeno?’ Lui rispondeva ‘Li ringrazio ma ancora devo migliorare molto’. Quando lo si accusava dicendogli di non essere molto utile alla squadra invece rispondeva ‘lo so, il mio problema è che quando ho la palla tra i piedi cerco solo di divertirmi, devo imparare a divertimi di meno e ad essere più utile alla squadra’ e in queste parole io non vedevo un incasso di 35 milioni, non pensavo a plusvalenze faraoniche, ma vedevo il bambino che tutti noi siamo stati, quello che tira calci all’oratorio e che sogna di giocare in Serie A e ‘dribblarli tutti’ perché questo è quello che ha sempre fatto Mateo, niente meno e, purtroppo, niente più. Ma il più sarebbe arrivato, il più, presto tardi arriverà e Kovacic diventerà un grandissimo campione che si diverte un po’ meno ma è più utile alla squadra e noi interisti dovremo cercarci un altro gelataio e sperare che il gelato sia altrettanto buono. Forse non ci mangeremo le mani perché probabilmente il gelato lo abbiamo lasciato prendere all’altro non tanto per gentilezza ma perché ci siamo accorti all’ultimo di non avere i soldi in tasca per pagarlo ma in entrambi i casi una cosa è sicura: non saremo noi a godercelo.